di Sergio D'EliaAlla campagna parlamentare mondiale promossa dal PR per l'abolizione della pena di morte in Urss, ad oggi, hanno aderito 621 parlamentari e uomini di governo e 185 personalità della cultura e della scienza di tutto il mondo.Alcune settimane fa, avevamo delineato nel quarto numero del giornale "Il Partito Nuovo" un scenario politico e organizzativo della nostra campagna.
Avevamo preannunciato la consegna ufficiale dell'appello e delle firme alle autorità sovietiche, a Mosca, a fine febbraio e, nei giorni di Pasqua, lo svolgersi a Roma, del Primo Congresso parlamentare mondiale, e di una Marcia Popolare attraverso Roma, fino a Piazza S. Pietro, in Vaticano. Le vicende politiche nell'ex-Unione Sovietica, ed in particolare le dimissioni di Gorbaciov e la nascita, piena di incertezze, della Comunità degli Stati Indipendenti, hanno pregiudicato il primo degli appuntamenti previsti e rimesso in discussione quelli successivi.
Nel frattempo la convocazione per il 1, 2 e 3 maggio '92 il Congresso transnazionale del Partito Radicale, aperto alla partecipazione di cittadini e parlamentari iscritti al PR provenienti da oltre 30 Paesi, ci offre la possibilità di spostare a quel momento le iniziative annunciate per i giorni di Pasqua.
Prevediamo quindi all'interno dei lavori congressuali o in un momento autonomo una sezione di discussione e di organizzazione puntuale delle iniziative atte a sostenere la "Campagna parlamentare mondiale per l'interdizione della pena di morte nel mondo entro il Duemila", a cui potranno partecipare i parlamentari e le personalità che hanno aderito alla campagna per l'abolizione della pena di morte, scienziati e studiosi di Diritto internazionale, provenienti da tutto il mondo.
Stiamo anche pensando, per gli stessi giorni del Congresso, ad un momento pubblico di manifestazione e di lotta emblematica contro la pena di morte.
Comunicheremo nelle prossime settimane un programma dettagliato rispetto a queste iniziative. Rimaniamo comunque fermamente convinti dell'urgenza di incontrarsi, associarsi ed organizzarsi per poter conquistare all'alba del nuovo millennio, nel diritto e nelle leggi, l'abolizione della pena di morte.