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Agora' Agora - 14 febbraio 1992
T E L E X
Ex-Jugoslavia

PIU' DI 150 PARLAMENTARI FIRMANO UN APPELLO AI SERBI

Roma, 7 gennaio 1992. In un appello ai serbi, più di 150 parlamentari italiani impegnano tra l'altro il governo italiano a "non riconoscere la repubblica serba se e finché essa non darà le stesse garanzie che le repubbliche slovena e croata hanno già dato per le minoranze del loro territorio".

Italia

IV CONGRESSO ITALIANO DEL PARTITO RADICALE

Roma, 9 gennaio 1992. Più di mille persone, tra cui più di 700 iscritti hanno partecipato ai lavori del IV congresso italiano del PR, svoltasi a Roma. All'ordine del giorno dei lavori il tema dei referendum sui quali i radicali hanno raggiunto, da soli od insieme ad altre forze, un primo ma significativo successo, raccogliendo le firme necessarie alla loro tenuta. Sul tema delle elezioni si è sviluppato un ampio dibattito quanto al tipo di presenze privilegiare, anche nell'intento di garantire nella prossima legislatura la migliore difesa possibile dei referendum. Al termine dei lavori si è proceduto all'elezione di un Comitato di 15 persone incaricate di esplorare tutte le soluzioni possibili per prendere in questo quadro le decisioni finali.

Ex-Jugoslavia

SETTE 'DISERTORI' DELL'ESERCITO SERBO-FEDERALE SI ISCRIVONO AL PR. I SETTE HANNO RAGGIUNTO SUL FRONTE LA GUARDIA NAZIONALE CROATA.

Roma, 10 gennaio 1992. Una lunga ovazione del quarto Congresso italiano del PR ha accolto la notizia della iscrizione al PR per il 1992 di sette 'disertori' dell'esercito serbo-federale.

La loro iscrizione è stata raccolta da Ivan Babic, deputato al Parlamento croato, eletto a Nova Gradiska, in Slavonia, iscritto al PR, ed annunciata durante l'edizione centrale del primo canale della Radio Croata.

La diserzione da un esercito golpista, oppresso come l'intero popolo serbo dai suoi generali e dal razzismo del presidente Milosevic, è forte e rigorosa affermazione di coscienza, di pacifismo, di nonviolenza, di democrazia. E' incoraggiamento, sostegno, ancoraggio ai comuni ideali, in primo luogo della Repubblica e dell'esercito croato, ma anche dei pacifisti e dei democratici di tutta Europa. E' ragione e misura delle scelte politiche del PR.

Comunità europea

ELEZIONE PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO: COMUNICATO STAMPA DI MARCO PANNELLA

Strasburgo 14 gennaio 1992. "Per il settore che rappresenta, per i nostri decennali rapporti, avrei naturalmente votato Barzanti.

Ma il voto è pienamente politico-parlamentare.

Egon Klepsch è da tre anni candidato ufficialmente lealmente.

E' una vergogna politica che Gruppi di sinistra o di centro laico democratici non abbiano espresso una qualsiasi candidatura alternativa, come ne avevano il dovere.

Allora voto Klepsch come unico candidato che si è preparato a questo incarico. Come espressione di un gruppo - il PPE (Partito Popolare Europeo) - che resta il più europeo fra i grandi gruppi. Perché sull'Est europeo e sull'ex Jugoslavia la posizione del PPE tedesco è la meno lontana dalla mia".

Cuba

PENA DI MORTE: CONDANNA A MORTE DI EDUARDO DIAZ BETANCOURT. APPELLO A FIDEL CASTRO PER LA COMMUTAZIONE IN PENA DETENTIVA. IL PR ANNULLA L'INCONTRO PREVISTO ALL'AMBASCIATA DI CUBA A ROMA E INDICE UNA MANIFESTAZIONE DI CONDANNA DEL REGIME CUBANO

Roma, 20 gennaio 1992. Dopo aver rivolto, in data 17 gennaio, un appello perché non venissero eseguite le condanne a morte nei confronti dei tre esuli cubani provenienti da Miami, arrestati a fine dicembre e accusati di aver progettato attentati a Cuba, i radicali Marco Pannella, Sergio Stanzani, Emma Bonino, Paolo Vigevano e Sergio D'Elia hanno inoltrato una nuova lettera a Fidel Castro in cui chiedono clemenza nei confronti di Eduardo Diaz Betancourt. Il Consiglio di Stato presieduto dallo stesso Castro aveva, in ultima istanza, confermato la pena capitale a Betancourt mentre aveva commutato in pena detentiva quella emessa nei confronti degli altri due.

In seguito all'esecuzione di Betancourt, il PR ed il Comitato per i Diritti umani a Cuba, hanno organizzato, davanti all'ambasciata di Cuba a Roma, una manifestazione di condanna del regime di Castro. Alla manifestazione hanno partecipato un centinaio di persone tra cui vari parlamentari e personalità italiane e dell'esilio cubano. I manifestanti innalzavano uno striscione con la scritta "Cuba Libre" e cartelli con slogan contro la pena di morte e per i diritti umani e la democrazia a Cuba.

Cina

LI PENG A ROMA SU INVITO DEL PRIMO MINISTRO ANDREOTTI. INIZIATIVE RADICALI.

Roma, 25 gennaio 1992. All'iniziativa del PR e dell'associazione Italia-Tibet, una serie di manifestazioni hanno puntato la visita di Li Peng in Italia.

Tra queste una fiaccolata nelle strade di Roma alla quale hanno partecipato più di 400 persone tra cui diverse decine di Tibetani in esilio, un appello firmato da un centinaio di personalità del mondo della cultura e della politica, una vivissima protesta dell'eurodeputato Marco Pannella in occasione del ricevimento di Li Peng al Parlamento italiano, un dibattito pubblico nel quale sono intervenuti il radicale Giovanni Negri, presidente dell'intergruppo parlamentare sul Tibet, Zhao Yuesheng, esule a Parigi, Sung Limin, rappresentante in Italia della Federazione per la Democrazia, Michael Van Walt Van Praag, avvocato internazionale, autore, tra l'altro di "The status of Tibet", Gyaltsen Gyaltag, rappresentante ufficiale per l'Europa di S.S. il Dalai Lama, Robbie Barnett, responsabile di TIN (Tibet International Network), Piero Verni, presidente dell'Associazione Italia-Tibet.

Ex-Unione Sovietica

CONFERENZA DEI RADICALI DELL'EX-UNIONE SOVIETICA

Mosca, 25 gennaio 1992. Più di 250 persone hanno preso parte alla conferenza del PR. Durante i lavori, 137 persone si sono iscritte al PR del 1992. Erano presenti iscritti di tutte le 15 repubbliche ex URSS e di 22 nazionalità tra cui anche 18 iscritti provenienti dall'Asia centrale, dalla Siberia Orientale fino allo stretto di Bering e al golfo di Kamciatka di fronte al Giappone. La tenuta della conferenza è stata riportata da diversi giornali e dal primo canale televisivo che copre l'intera area ex Urss.

La Komsomolskaja Pravda ha anche intervistato la presidente del PR Emma Bonino ed il consigliere federale Marino Busdachin.

Al termine dei lavori i radicali hanno approvato un documento nel quale richiedono a tutte le organizzazioni internazionali di intervenire per riportare la pace nei paesi coinvolti in contrasti nazionalistici. I radicali insistono anche nel loro documento sull'importanza di svolgere, nel periodo di transizione all'economia di mercato, campagna per l'aiuto umanitario sia in natura che monetario, sia tecnologico, informativo e di istruzione per assicurare la transizione pacifica in direzione di una società democratica. Si impegnano infine a raggiungere la quota di 1000 iscritti nei paesi dell'ex-Urss per il 1 maggio 1992.

Stati Uniti d'America

PENA DI MORTE: LETTERA DI PROTESTA DEL PR A PETER SECCHIA, AMBASCIATORE A ROMA, PER L'ESECUZIONE IN USA DI DUE CONDANNATI PER REATI COMUNI

Roma, 25 gennaio 1992. Dopo le esecuzioni nei giorni scorsi di Joe Angel Cordova nel Texas e di Mark Hopkinson nel Wyoming, i radicali Sergio Stanzani, Emma Bonino, Paolo Vigevano, Marco Pannella e Sergio D'Elia hanno inviato a Peter Secchia, ambasciatore a Roma degli Stati Uniti d'America, una lettera di condanna delle esecuzioni.

La lettera è stata inviata a nome anche del Comitato promotore della campagna parlamentare per l'abolizione della pena di morte nel mondo alla quale hanno aderito oltre seicento parlamentari e uomini di governo, e centinaia di personalità della cultura, della scienza, dell'arte di tutto il mondo.

Italia

ELEZIONI LEGISLATIVE: ACCORDI POLITICI, E NON SOLAMENTE ELETTORALISTICI: O ALTRIMENTI TANTO VALE ANDARE AL VOTO CON LISTE "PERSONALI", ALLA AMERICANA. DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA

"(...) Io ribadisco che accordi politici devono e possono ancora esser tentati anche per le liste della Camera, oltre che per il Senato. E questo richiamo alla politica vale anche per la Lega (Movimenti autonomisti, presenti soprattutto nel Nord dell'Italia, ndlr), dopo il forfait totale dichiarato dal Corel (Comitato promotore dei referendum per la riforma del sistema elettorale, ndr) di Mariotto Segni, che crede di risolvere i problemi espellendo di fatto coloro che non sono d'accordo con gli interessi tutelandi.

Altrimenti tanto vale andare al voto ciascuno con la propria storia, con i propri connotati storici, gli unici che non mentono. Magari con liste "personali", all'americana, come se si trattasse di un unico collegio nazionale o di una elezione presidenziale."

Italia

CONSIGLIO GENERALE DEL CoRA. GLI ANTIPROIBIZIONISTI DENUNCIANO LA PROGRESSIVA DISTRUZIONE DELLE REGOLE ISTITUZIONALI

RITENGONO INSUFFICIENTE LA PRESENTAZIONE DI UN PARTITO SOLO ANTIPROIBIZIONISTA E INDISPENSABILE L'ORGANIZZAZIONE DI UNA NUOVA FORZA ELETTORALE

Roma, 31 gennaio 1992. Gli antiproibizionisti sottolineano come la partitocrazia ed il sistema proporzionale siano uniti, oggi più che nel passato, "nell'impedire lo svolgimento di elezioni democratiche e nel precostituire una campagna elettorale in cui verrà negato il fondamentale diritto degli elettori di essere informati correttamente".

Nel salutare il grande successo della campagna di raccolta delle firme e ritenendo necessario garantire da subito la difesa dei referendum, il Consiglio generale del CoRA ha deciso di avviare una grande campagna politica per diffondere le tesi e le proposte antiproibizioniste. Per il successo dell'iniziativa antiproibizionista, il CoRA considera indispensabile il sostegno e l'apporto del PR e rivendica le proprie caratteristiche di associazione federata.

Il documento del Consiglio generale del CoRA prosegue valutando che la situazione complessiva del Paese, volgendosi sempre più verso soluzioni non democratiche e autoritarie, richiede una accresciuta e rafforzata presenza antiproibizionista nel Parlamento. Gli antiproibizionisti non ritengono però sufficiente la presentazione di un nuovo piccolo partito ma considerano indispensabile l'organizzazione di una nuova forza elettorale "che, a partire dalla rinuncia alle certezze partitiche di ciascuno, sappia rappresentare, con la priorità antiproibizionista, le speranze di cambiamento e di democrazia di ambientalisti, democratici, federalisti, laici".

Il documento si conclude con la decisione di sostenere i candidati iscritti o aderenti al CoRA impegnati nelle diverse liste elettorali.

Cecoslovacchia

MANIFESTAZIONE RADICALE IN OCCASIONE DELL'APERTURA DELLA CSCE

Praga, 31 gennaio 1992. In occasione dell'apertura, a Praga, della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa a livello di Ministri degli Esteri, i radicali hanno tenuto una manifestazione per gli "STATI UNITI D'EUROPA, SUBITO!". Nel corso della manifestazione davanti al Palazzo della Cultura - dove si tiene la Conferenza - i radicali hanno aperto un enorme striscione (5 metri per 5) recante il simbolo del PR, e hanno issato 15 cartelli con lo slogan "STATI UNITI D'EUROPA, SUBITO!" scritto in 15 lingue.

Burkina Faso

L'ASSOCIAZIONE RADICALE PER LO STATO DI DIRITTO IN AFRICA (AREDA) INVITATA AL FORO NAZIONALE DELLA RICONCILIAZIONE NAZIONALE

Ouagadougou, 5 febbraio 1992. I radicali burkinabé dell'Associazione Radicale per lo Stato di Diritto in Africa (AREDA) sono stati invitati a prendere parte al prossimo "Foro della Riconciliazione Nazionale". Quest'assemblea raggrupperà tutti i partiti politici (di governo come di opposizione), le comunità religiose (cattoliche, musulmane e tradizionali), i sindacati, le associazioni e tutta la società civile. Dovrà, tra l'altro, rivedere la legge elettorale, fissare le regole per assicurare la transizione verso le elezioni legislative, ultima tappa, dopo il referendum costituzionale del 2 giugno 1991 e le elezioni presidenziali del 1 dicembre 1991, dell'instaurazione delle istituzioni dello Stato di Diritto nel Burkina.

 
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