SLOBODAN MILOSEVIC: DATI BIOGRAFICI
a cura di Tamara Jadrejcic e Silvja Manzi
SOMMARIO: In questo capitolo sono selezionate e commentate diverse biografie del presidente della Serbia, "grande regista" della guerra e fautore della politica di pulizia etnica nella ex Jugoslavia.
Biografia ufficiale di Slobodan Milosevic
Pubblicata in occasione della sua vittoria alle prime elezioni libere e pluripartitiche in Serbia, dall'agenzia giornalistica TANJUG di Belgrado) (dal quotidiano "Borba" di Belgrado, 13 dicembre 1990, numero 348, pag. 1)
Belgrado - Slobodan Milosevic, il vincitore delle elezioni presidenziali in Serbia, le prime veramente libere e pluripartitiche dopo la guerra in questa repubblica, è nato il 20 agosto 1941 a Pozarevac, figlio di un prete ortodosso e professore di teologia, originario del Montenegro. Si è laureato alla Facoltà di giurisprudenza di Belgrado come uno dei migliori studenti della sua generazione.
La biografia ufficiale di Slobodan Milosevic rappresenta un lungo elenco di dati consueti sul lavoro politico e sulle numerose funzioni svolte. Così è documentato che è diventato membro della Lega dei comunisti della Jugoslavia nel 1959, mentre frequentava il liceo. Ha partecipato alle iniziative dei giovani nella costruzione dell'autostrada "Fraternità-unità" (che collega Zagreb e Belgrado, ndt) nel 1958, 1959 e 1963.
Inizia la sua vera carriera politica come presidente della Commissione ideologica del Comitato universitario della Lega dei comunisti di Belgrado. Dopodiché, tra l'altro, svolge la funzione di membro della Conferenza cittadina del SSRN (Lega socialista del popolo lavoratore) e del Comitato cittadino della Lega dei comunisti di Belgrado, presidente del Comitato comunale della Lega dei comunisti di Stari grad, presidente del Comitato cittadino, membro del Comitato centrale, membro della Presidenza del Comitato centrale, e alla fine presidente del Comitato centrale della Lega dei comunisti della Serbia, presidente della Presidenza della Serbia e presidente del Partito socialista della Serbia.
Questa biografia tanto testimonia l'ascesa politica di Milosevic, quanto le sfugge quella dimensione che ha fatto di Milosevic "il politico serbo numero 1".
Perché negli ultimi anni Slobodan Milosevic ha conquistato l'attributo di combattente e leader coerente della Serbia che non scende a compromessi, lottando ideologicamente con gli avversari del proprio partito, il che accadde durante la famosa Ottava riunione (nota) del Comitato centrale della Lega dei comunisti della Serbia. Nello stesso anno, 1987, con la frase antologica "nessuno vi può picchiare" pronunciata nell'allora "caldo" Kosovo Polje, Milosevic è, per così dire, entrato sulla scena politica jugoslava.
Alla sua biografia politica così è legata anche la posizione diversa della Serbia nella federazione. Con Milosevic in testa, la Serbia ha ottenuto la nuova Costituzione con la quale è riuscita, come si sa, a costituirsi come Stato su tutto il suo territorio.
Questa parte dell'impegno di Slobodan Milosevic è stato caratterizzato con il sintagma "gli anni della soluzione", che rappresenta anche il titolo del suo libro pubblicato all'inizio del 1989 e che raccoglie i suoi interventi.
Milosevic è stato decorato con la Medaglia del lavoro con la ghirlanda d'argento e con la Medaglia del lavoro con la bandiera rossa. Ha il grado di capitano in congedo della JNC (nota).
Biografia di Slobodan Milosevic
(dall'ANSA del 19 dicembre 1992 in occasione delle elezioni)
Il presidente serbo Slobodan Milosevic, che per l'occidente è il principale responsabile della drammatica crisi jugoslava, ha 51 anni ed è stato dirigente di banca e uno dei maggiori leader comunisti nell'era post-Tito.
Nato a Pozarevac, nella Serbia orientale, è laureato in legge, ed è entrato nella politica attiva nel '63, iscrivendosi alla "Lega dei comunisti" quando era studente universitario nella capitale jugoslava.
Nel 1984, mentre era presidente della "Banca unione" di Belgrado, viene eletto presidente della "Lega" per la capitale del Paese.
Dal 1986, quando sconfisse tutti gli avversari di partito in una famosa "ottava sessione" del Comitato centrale, al 1989 è presidente della "Lega" per la Serbia.
Ma la sua ascesa diventa irresistibile nel 1987, dopo un discorso pronunciato nel Kosovo, regione serba a stragrande maggioranza albanese: con esso, esattamente a Kosovo Polje, teatro di una storica battaglia dei serbi, Milosevic comincia a realizzare una politica nazionalista che in seguito - nella Jugoslavia che si divide - lo vedrà teorizzare una "Grande Serbia".
Nel maggio del 1989, diventa presidente della Presidenza collegiale serba e nel '90, mentre alla "Lega" succede il Partito socialista serbo, è eletto presidente della repubblica della Serbia.
Nel 1991, l'esercito federale, composto soprattutto da serbi e vicino a Milosevic, è impegnato sul fronte della Slovenia, nella prima di una serie di guerre a sfondo inter-etnico.
Seguiranno quelle, più drammatiche, in Croazia e poi in Bosnia-Erzegovina.
Biografia di Slobodan Milosevic
(dal libro di Slaven Letica "Obecana zemlja" (La terra promessa), pag. 386)
E' nato il 20 agosto 1941 a Pozarevac (Serbia). E' serbo di nazionalità. E' membro del SKJ (Lega dei comunisti della Jugoslavia, ndt) dal 15 gennaio 1959. Ha frequentato la scuola elementare e il ginnasio a Pozarevac. Si è laureato in giurisprudenza all'Università di Belgrado nel 1964.
Ha lavorato al Comitato universitario della Lega dei comunisti di Belgrado dal 1963 al 1966. Dal 1966 al 1969 ha lavorato all'Assemblea cittadina di Belgrado come consigliere del presidente dell'Assemblea per le questioni economiche. Dal 1969 al 1978 lavora alla ditta Tehnogas, fino al 1973 come sostituto del direttore generale e dal 1973 al 1978 come direttore generale. Dal 1978 alla fine del 1983 lavora come presidente della Banca associata di Belgrado. Dalla fine del 1983 all'aprile del 1984 lavora alla Presidenza del Comitato centrale della Lega dei comunisti della Serbia. Dall'aprile 1984 è presidente del Comitato cittadino della Lega dei comunisti di Belgrado.
Dal 30 maggio 1986 è presidente della Presidenza del Comitato centrale della Lega dei comunisti della Serbia.
Dopo le elezioni per la presidenza della Repubblica Serba, nel 1990, si è trasferito dall'appartamento nel quartiere belgradese di Crveni krst nel quartiere politico d'elite Dedinje, in una villa che una volta apparteneva a Jovan Veselinov (nota). Milosevic adesso abita in 586,28 mq, con tre bagni, sei WC, tre sistemi di riscaldamento, la sala da biliardo...
La casa è circondata da un recinto bianco di pietra e con i più moderni sistemi d'allarme.
(da "Globus", 11 ottobre 1991)
Biografia di Slobodan Milosevic
(dal suo libro "Godine raspleta" (Gli anni delle soluzioni), Bigz, Beograd, 1989)
Slobodan Milosevic è nato a Pozarevac, il 20 agosto 1941. E' cresciuto con la madre insegnante, che seppure mantenendosi da sé e pur avendo grandi impegni sociali, cosa che nei primi anni dopo la guerra avevano tutti i membri del KPJ (Partito comunista jugoslavo, ndt), lavoratori pubblici, cercava di educare i propri figli nello spirito dei valori umani e progressisti. In tale senso serviva a loro come esempio.
Ha frequentato la scuola elementare e il ginnasio a Pozarevac e la Facoltà di giurisprudenza (1964) a Belgrado.
Come studente del ginnasio e della facoltà era molto impegnato nel sociale. E' stato il caporedattore del giornale del ginnasio; segretario del Comitato della Lega dei Comunisti alla Facoltà di giurisprudenza a Belgrado; vice presidente dell'Organizzazione degli studenti dell'Università di Belgrado e segretario del Comitato universitario della Lega dei comunisti dell'Università di Belgrado.
Finita l'Università ha lavorato per alcuni anni all'Assemblea della città di Belgrado, prima come consigliere del presidente della città per le questioni economiche, più tardi come dirigente del servizio per l'organizzazione del sistema informativo della città di Belgrado. La maggior parte del suo lavoro professionale l'ha svolto nella "Tehnogas" (vice direttore generale e direttore generale) e alla 'Beogradska Banka' (presidente della banca).
Del lavoro politico professionale ha cominciato ad occuparsi alla fine del 1983.
Questo libro si riferisce alla sua attività dal 1984 fino ad oggi. Nella primavera del 1984 è stato eletto presidente del Comitato cittadino dell'organizzazione della Lega dei comunisti di Belgrado, mentre alla funzione di presidente del Comitato centrale della Lega dei comunisti della Serbia, che tutt'oggi svolge, è stato eletto nel 1986.
aprile 1984 - Milosevic viene eletto presidente della Lega dei Comunisti di Belgrado;
28 maggio 1986 - Milosevic diventa presidente della Lega dei Comunisti della Serbia;
25/28 giugno 1986 - il XIII Congresso della Lega porta sulla scena una nuova generazione di politici; riescono ad escludere dal Presidium del Comitato Centrale uomini eminenti come Mitja Ribicic e Ivan Stambolic (nota); vengono alla ribalta lo sloveno Milan Kucan e il serbo Milosevic come rappresentanti di due diverse culture politiche senza possibilità d'intesa;
settembre 1987 - l'ottava sessione del comitato centrale della Lega dei comunisti della Serbia ripresa dalla televisione (lo scontro tra Milosevic, Stambolic e Pavlovic, che aveva accusato la stampa di fomentare il nazionalismo);
luglio 1988 - Dean Stojsic, dirigente della Vojvodina, accusa Milosevic di nazionalismo, chiede che "sia fermato nella sua politica perché altrimenti questo paese non avrà futuro";
- in un'intervista per il settimanale NIN di Belgrado, Milosevic accusa la leadership della Vojvodina di tendenze separatiste, perché non è disposta ad accettare quegli emendamenti costituzionali che l'avrebbero consegnata al controllo della Serbia;
30 settembre 1988 - XVII seduta della Lega; approvata la richiesta di Milosevic di un più stretto controllo della Serbia sulle province del Kosovo e della Vojvodina;
16 ottobre 1988 - 17· plenum della Lega dei comunisti della Jugoslavia (Milan Kucan attacca i manipolatori, includendo Milosevic, che appoggiando le manifestazioni dei serbi e montenegrini, hanno risvegliato i nazionalismi);
19 novembre 1988 - un milione di manifestanti a Belgrado, il tema principale la solidarietà con i serbi e i montenegrini del Kosovo (Milosevic: "Sbarrare la strada alla controrivoluzione nel Kosovo");
24 novembre 1988 - conferenza Lega comunisti della Serbia, Milosevic chiede l'allontanamento di quei dirigenti che hanno portato il paese nella crisi attuale;
30 gennaio 1989 - XX sessione della Lega comunisti jugoslava; scontro violento tra Kucan e Milosevic per la proposta di quest'ultimo di convocare un congresso "straordinario" della Lega a cui i partiti delle repubbliche dovrebbero partecipare con rappresentanze proporzionali alla loro forza numerica;
1 marzo 1989 - manifestazione di massa davanti al Parlamento a Belgrado (parla S. Milosevic);
28 marzo 1989 - vengono approvati gli emendamenti alla Costituzione della Serbia, Slobodan Milosevic viene proposto come candidato a presidente della Presidenza della Serbia;
8 maggio 1989 - Milosevic diventa presidente della Presidenza collegiale serba (con 263 voti su 300);
25 settembre 1989 - incontro Milosevic-Vlasov (primo presidente della Repubblica Russa);
5 novembre 1989 - Milosevic candidato alla Presidenza della repubblica Serba;
15 novembre 1989 - Milosevic trionfa al referendum per la Presidenza della repubblica serba;
5 dicembre 1989 - Milosevic decide il boicottaggio dell'economia slovena;
25 giugno 1990 - Milosevic propone al Parlamento serbo un referendum sull'adozione della nuova Costituzione (la riforma deve precedere le elezioni);
17 luglio 1990 - Milosevic viene eletto presidente del nuovo Partito socialista serbo;
18 novembre 1990 - il primo turno delle elezioni in Bosnia-Erzegovina;
9 dicembre 1990 - il primo turno delle elezioni in Serbia e Montenegro, gli albanesi non sono usciti dalle urne; il Partito socialista di Milosevic ha vinto con circa il 60% dei voti, l'SPO di Draskovic (nota) ha preso solo il 16% circa;
15 marzo 1991 - dimissioni di Jovic dalla Presidenza federale;
Presidenza collegiale federale, presieduta da Mesic;
30 maggio 1991 - Milosevic presenta al Parlamento serbo una proposta in cinque punti per la soluzione della crisi jugoslava;
30 giugno 1991 - Milosevic annuncia di aver tolto il veto all'insediamento di Mesic alla Presidenza collegiale;
13 ottobre 1991 - Vance incontra a Belgrado Markovic, Milosevic, il ministro della difesa e il capo di Stato maggiore;
15 ottobre 1991 - l'incontro di Milosevic e Tudjman con Gorbaciov (allora presidente dell'Unione Sovietica) a Mosca, firmano un memorandum d'intesa;
18 dicembre 1991 - colloquio Vance-Milosevic a Belgrado;
12 febbraio 1992 - incontro a Podgorica (ex Titograd, capitale del Montenegro) tra Milosevic e Bulatovic sulla creazione di una federazione jugoslava (Serbia-Montenegro);
8 marzo 1992 - incidente d'auto di Milosevic a Belgrado;
9-12 marzo 1992 - manifestazioni anti-Milosevic a Belgrado (denunciano la guerra in Croazia, chiedono le dimissioni di Milosevic, nuove elezioni, la libertà dei media);
31 maggio 1992 - elezioni per il nuovo Parlamento jugoslavo e amministrative in Serbia, Milosevic ottiene il 40%, Seselj il 30%;
10 giugno 1992 - manifestazioni silenziose degli studenti di Belgrado che chiedono le dimissioni di Milosevic;