Signor Presidente, alle argomentazioni specifiche presentate dai colleghi che mi hanno preceduto, vorrei aggiungerne altre di carattere generale.
L'unanimità preliminare raggiunta su uno schema di risoluzione, che nei suoi paragrafi esecutivi ha accolto le istanze più specifiche sollevate dal nostro gruppo, costituisce di per se stessa un'indicazione del crescente allarme ingenerato non solo tra i cosiddetti addetti ai lavori ma anche in vasti strati dell'opinione pubblica europea e mondiale dalla dispersione di materiali fissili, e non solo di plutonio, dai traffici illeciti che di essi si essi si fanno nell'ambito della criminalità organizzata, e all'esterno di essa, da un'accentuata carenza di controlli nazionali ed internazionali sullo sviluppo, di questa situazione: una prassi, una fenomenologia che potrebbero rivelarsi esiziali per la sopravvivenza del genere umano. L'incubo della totale devastazione nucleare, che dal 1945 al 1989 aveva dominato i rapporti internazionali e che sembrava essere stato in parte dissipato dall'implosione dell'Unione Sovietica, è stato riproposto in termini più pervasivi ed assillanti proprio dalla dissoluzione di una
delle due superpotenze e dalle inadempienze di alcune delle nazioni che avevano firmato il trattato contro la proliferazione. Basta del resto sfogliare oggi le pagine dei giornali, per esempio quelle del Figaro di oggi, basta leggere i resoconti del Vertice di Washington tra il Presidente degli Stati Uniti Clinton e il Presidente della CSI Eltsin, per capire quanto sia divenuto impellente il nuovo problema/incubo che grava sull'umanità. C'è da chiedersi ora se questa nostra assunzione di responsabilità non sia giunta troppo tardi; c'è da chiedersi se questo Parlamento e gli altri istituti dell'Unione europea non debbano andare oltre questa risoluzione ed assumere un ruolo più vigoroso, più incisivo nella mobilitazione dell'opinione pubblica mondiale contro la calamità terminale che incombe sul pianeta.
Vorrei dunque sottolineare, signor Presidente, onorevoli colleghi, come, nell'approvare il documento in questione, sia quanto mai necessario che l'Assemblea prenda atto che si tratta solo di un primo passo - indubbiamente importante ma pur sempre un primo passo - su quella strada tutta in ascesa verso una totale e definitiva eliminazione di questa angosciosa minaccia alla sopravvivenza del pianeta.