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Baldarelli Francesco - 29 settembre 1994
MEP*MPE - Baldarelli (PSE).

Signor Presidente, onorevoli colleghi, la discussione che noi facciamo giustamente in questa sede parlamentare, risponde ad esigenze di carattere economico, ma soprattutto a valutazioni ambientali, che sono state fatte da autorevoli studi scientifici, rispetto ai problemi che determina l'uso delle reti derivanti nei nostri mari.

Naturalmente i problemi ambientali sono gli aspetti che fanno maggiore appello alla nostra sensibilità, ma contestualmente a ciò dobbiamo considerare che questo tipo di pesca è stata praticata nel tempo, e che anche in questi ultimi anni essa ha subito un ulteriore aumento rispetto alla capacità di cattura.

Giova mettere in evidenza che da una percentuale di circa il 2,5 percento dello sforzo della pesca mediante reti derivanti, si è raggiunta una percentuale del 25. In mari interclusi ciò ha effettivamente determinato alcuni problemi. Dobbiamo quindi mantenere una coerenza rispetto all'orientamento che il Parlamento ha già assunto con il voto del 1991 e la proposta della Commissione che riflette tale orientamento, tiene conto dei problemi determinati dall'esigenza di una riconversione delle tematiche della pesca e soprattutto proponendo tempi adeguati affronta in maniera graduale la fuoriuscita da questo tipo di pesca. Le proposte che sono state esaminate in sede di commissione pesca, consentono, a nostro avviso, di affrontare in maniera precisa e puntuale gli interventi di sostegno economico ad un settore come quello che praticamente utilizza le reti derivanti.

Interventi di sostegno economico che sono necessari insieme alle misure strutturali, sono necessari per fare in modo che una parte dell'attività della pesca possa essere riconvertita, anche perché noi non crediamo a un progressivo allontamento dell'attività occupazionale dalla pesca, dato che essa ancora oggi rappresenta un fattore economico importante per l'intera Unione europea.

Ci rendiamo conto naturalmente che nelle maglie del provvedimento della Commissione possono esserci anche contraddizioni, per questa ragione riteniamo necessario affrontare anche il rapporto con i paesi terzi della Commissione, poiché ci rendiamo conto che nei rapporti internazionali e nei trattati di pesca con i paesi terzi nei mari interclusi - mi riferisco soprattutto al mar Mediterraneo, dove sarà necessario definire con precisione i rapporti con il Marocco, con l'Algeria e con gli altri paesi - possono esserci escamotages di carattere tecnico internazionale, per utilizzare le reti che noi naturalmente vietiamo all'interno dei nostri Stati membri.

Per questa ragione pensiamo che il provvedimento della Commissione possa essere un buon provvedimento e un punto di riferimento importante, considerata la gradualità della proposta avanzata. Consapevoli altresì del dibattito svoltosi in sede di commissione agricoltura, ci premo tuttavia rilevare che questo dibattito è stato, come hanno detto altri colleghi, molto affrettato. Avremmo voluto che esso si fosse svolto in condizioni di maggior riflessione rispetto alla mole degli emendamenti, ma non vogliamo tuttavia sottrarci alla discussione in questa sede ed esprimeremo la nostra opinione sulle singole proposte della Commissione che consideriamo globalmente positive, proponendo e approvando alcuni emendamenti che riguardano la ricerca e che riguardano anche l'integrazione economica per la riconversione della flottiglia che usa le reti derivanti.

 
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