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Scapagnini Umberto - 24 ottobre 1994
MEP*MPE - Scapagnini (FE), presidente della commissione per la ricerca, le sviluppo tecnologico e l'energia.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, la commissione per la ricerca, che ho l'onore di presiedere, avrebbe voluto proporre all'Aula di approvare durante questa tornata gli otto programmi specifici che ancora mancano al completamento del quarto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico.

Tutto era già predisposto in tal senso. Che cosa ci ha impedito di farlo? La difesa del ruolo di questa Istituzione. Meno di dodici mesi or sono, nel corso della prima procedura di codecisione tra Consiglio e Parlamento, quest'ultimo aveva espresso e mantenuto serie riserve quanto alla scelta operata dal Consiglio di sostenere, in maniera di fatto diseguale, la penetrazione nel mercato delle tecnologie legate al settore energetico nucleare rispetto a quelle legate al settore non nucleare. Ricordo che le piccole e medie imprese europee sono le produttrici e le utilizzatrici potenziali delle tecnologie legate al settore energetico non nucleare. Affinché queste ultime possano applicare i risultati ottenuti nei laboratori di ricerca, esse devono essere sostenute. Di qui l'importanza di prestare la massima attenzione al settore. Del resto, da diversi anni ormai, il Parlamento europeo, consensualmente, si esprime a favore di questa scelta.

Tuttavia, in uno spirito di conciliazione e soprattutto per rispondere alle serie difficoltà che conosce il mondo della ricerca europea, il Parlamento acconsentì alla conclusione della procedura e il quarto programma quadro venne adottato; mantenne, però, la richiesta di creare contemporaneamente, vale a dire per gli anni 1995-1998, uno strumento di promozione di queste nuove tecnologie, ovvero il THERMIE II. La Commissione ha presentato una proposta in questo senso.

Oggi, in sede di Consiglio, si blocca di fatto questa proposta, tant'è che il Consiglio ha soppresso i crediti relativi a quest'azione. Ciò che forse il Consiglio dimentica è che il Trattato dell'Unione ha riconosciuto a questo Parlamento il ruolo di colegislatore. Ora si tratta per noi semplicemente di far rispettare nei fatti il significato di questo nuovo ruolo.

Aspettiamo una risposta da parte del Consiglio "energia". Esso può, se vuole, rispettare le richieste del Parlamento ed approvare il 29 novembre prossimo almeno una seria controproposta in merito al programma THERMIE II. Il giorno seguente, il Parlamento, che comunque sarà riunito in seduta plenaria, potrebbe adottare tutti i programmi specifici. Il 1· dicembre, infine, nella prevista riunione del Consiglio "ricerca", i ministri potranno adottare gli otto programmi specifici rimanenti.

Ecco i motivi per i quali rinunciamo a discutere in questa tornata le nostre relazioni, confidando che il Consiglio accetti la procedura da noi proposta che, peraltro, è conforme ai Trattati. Pertanto, a nome della Commissione per la ricerca, chiedo l'accordo del Parlamento per mantenere questa nostra posizione.

 
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