Signor Commissario, in risposta a due o tre problematiche assai impegnative, lei ha assunto posizioni, devo dire, soddisfacenti. Ora faccio un'osservazione: tutta questa impalcatura della Commissione regge a condizione - mi pare - che il dialogo sociale sia uno dei valori e uno dei metodi essenziali per portare avanti queste politiche, se no l'equilibrio non tiene. Lei sa che in questo momento in alcuni paesi, purtroppo anche nel mio, certi equilibri stanno saltando. Si indulge a una semplificazione che è contraria a questi indirizzi e che tenta di sorpassare la mediazione del dialogo sociale così importante. Chiedo alla Commissione di rendersene conto e di operare.
Secondo punto, mi pare che sui problemi di fondo dovremmo interrogarci in prosieguo di tempo. Non riusciremo forse, a tenere in equilibrio la barca se, ad esempio, nel Summit sociale mondiale di Copenaghen del prossimo marzo non cercheremo di introdurre nuove idee anche a livello mondiale: l'ordine economico mondiale è la condizione per l'ordine sociale.