Sono pronto a rispondere a questa domanda complementare, complessa ma centrata. La risposta è la seguente: gli Stati membri dell'Unione europea - ho detto che questi compiti sono stati svolti dagli Stati membri - hanno preso immediatamente provvedimenti sostanziali per rafforzare i controlli sulle esportazioni di prodotti e tecnologie a duplice impiego, in particolare nell'ambito di organismi internazionali competenti per la materia, quali il Nuclear Supplies Group, il Gruppo Australia per la chimica e la biologia e il Missile Technology Control Regime.
Il Consiglio dell'Unione europea adotterà, inoltre, un sistema integrato per l'esportazione dalla Comunità europea di prodotti e tecnologie a duplice impiego - il cosiddetto dual use - attraverso un'azione comune ai sensi del titolo V del Trattato sull'Unione europea e di un regolamento comunitario proposto dalla Commissione nel 1992. Il sistema ha l'obiettivo di introdurre controlli efficaci a livello dell'Unione e di raggiungere standard comuni dopo un periodo di transizione, reso necessario dal fatto che le normative nazionali sono oggi molto diverse. Il sistema ha, inoltre, l'obiettivo di attuare gli impegni internazionali degli Stati membri dell'Unione in materia di non proliferazione delle armi di distruzione di massa. La politica della non proliferazione è uno dei principali elementi della politica estera e di sicurezza comune per quanto riguarda, appunto, gli aspetti della sicurezza.