Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 14 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio interventi PE
Secchi Carlo - 27 ottobre 1994
MEP*MPE - Secchi (PPE), per iscritto.

Anche a nome dei colleghi della delegazione italiana nel gruppo del PPE, sono lieto di dichiarare un voto favorevole per il progetto di bilancio che ci è stato presentato. Sono particolarmente lieto anche del fatto che sia stato possibile sbloccare in extremis una situazione che era divenuta non solo molto imbarazzante ma anche potenzialmente assai pericolosa: mi riferisco alla decisione del governo italiano di negare l'incremento delle risorse proprie, a fronte del contenzioso sulla multa relativa alle quote del latte. Anche se il problema è stato risolto, i tempi stretti hanno comportato per il bilancio di un apparente congelamento degli stanziamenti relativi ai Fondi strutturali. Come detto, il problema sarà risolto, ma non possiamo ignorare il fatto che vi sarà comunque un riflesso negativo sull'opinione pubblica, anche in considerazione del fatto che tale decisione - per fortuna ormai inefficace - colpisce in modo diverso gli Stati membri e in particolare penalizza quelli più deboli.

Comunque, dobbiamo trarre profitto da questa vicenda e riflettere sul fatto che basta uno 0.01 per cento del PIL comunitario negato al bilancio per eliminare ogni margine di manovra, finalizzata vuoi ai problemi del riequilibrio all'interno dell'Unione europea vuoi a nuove linee di intervento.

Emerge da tutto ciò una drammatica fragilità del bilancio dell'Unione europea ed è del tutto evidente come sia necessario ed indifferibile uno sforzo per aumentarne consistentemente l'importanza, anche quantitativa, affinché possa diventare un autentico e valido strumento per una politica europea di sviluppo e di riequilibrio, in grado di far fronte alle nuove sfide poste dal Trattato di Maastricht e di consentire all'Unione europea di esercitare le proprie responsabilità sulla scena internazionale, in particolare attraverso la PESC (politica europea di sicurezza comune).

Il ruolo del bilancio può essere migliorato anche tramite modifiche sul piano tecnico, superando, ad esempio, la distinzione tra spese obbligatorie e spese non obbligatorie. Tuttavia non vi è dubbio che il nocciolo del problema consiste nel far sì che il Parlamento europeo possa avere tutte le necessarie competenze per decidere sia sulle risorse che sulle spese, che possa svolgere cioè un autentico ruolo di autorità di bilancio.

La recente vicenda ci serva da lezione anche dal punto di vista di queste tematiche di fondo, sulle quali tutti dovremo impegnarci in vista della Conferenza del 1996.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail