Signora Presidente, i Verdi considerano dilatoria e ambigua la posizione espressa ieri, con garbato ma elusivo linguaggio diplomatico, dal Commissario Vanni d'Archirafi.
Mentre si rafforzano ovunque, nell'Unione europea, minacciose concentrazioni proprietarie a scapito del pluralismo sui mezzi di comunicazione di massa e mentre galoppano le nuove tecnologie che tra poco decuplicheranno le stesse frequenze, invece di accelerare la propria proposta legislativa la Commissione ricorre a deliberate tecniche perditempo con l'inutile nuova consultazione. Suggerisce solo la logica del mercato interno, mentre si appresta a trasmettere alla nuova Commissione tutta la sua ambiguità. E' per questo che i Verdi non hanno sostenuto, con il loro voto, il testo di compromesso, troppo timido e rassegnato alla perdita di tempo, del nuovo round di consultazioni che verrà intrapreso dalla Commissione.
Tuttavia, poiché il testo di compromesso contiene, seppure senza la necessaria fermezza, un nuovo invito alla Commissione a presentare una proposta di direttiva e poiché, ovviamente, i Verdi condividono questo obiettivo, in ragione solo e unicamente di questa convergenza su una finalità importante, non hanno votato contro ma si sono astenuti.