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Parodi Eolo - 27 ottobre 1994
MEP*MPE - Parodi (FE).

Signor Presidente, desidero trattare brevemente il problema della sicurezza dei ferry e delle navi di tipo "ro-ro". I punti deboli di queste navi traghetto - ormai si sa - sono essenzialmente due: quello relativo alla rampa di prua e quello della rizzatura degli automezzi. Per quanto riguarda il primo, ancora una volta, la causa di tante tragedie sarebbe da ricercare nella non adeguata chiusura del portellone di prua. Ora, se si considera che la prua è la parte dello scafo più esposta alle collisioni, agli incagli e alle onde del mare, è facile rendersi conto di quanto fragile sia questa struttura. Una soluzione al problema potrebbe essere quella di effettuare una doppia saldatura esterna ed interna in modo da non utilizzarla aumentando, così, il margine di sicurezza. La migliore è quella di non autorizzare più la costruzione di traghetti con porta a prua e relativa rampa per lo sbarco di automezzi ma limitarsi all'apertura di poppa che da maggiore sicurezza.

Per quanto riguarda il fissaggio degli automezzi, è doveroso, infine, segnalare che, se opportunamente organizzate, le operazioni di imbarco e sbarco degli automezzi non richiedono maggior tempo. Il vero problema è, invece, da ricercare nell'utilizzo di rizze non adeguate che, unitamente ad automezzi male agganciati, possono determinare, in condizione di cattivo tempo, la rottura degli ancoraggi con conseguente rischio di ingavonamento e affondamento della nave.

Per questo motivo, ritengo che dovrebbero essere esaminate attentamente le regolamentazioni in materia di rizzatura degli automezzi e dei loro rimorchi, autorizzando l'impiego esclusivo di rizze in acciaio ad alta resistenza perchè gli inconvenienti di rottura siano eliminati o ridotti al massimo.

 
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