Signor Presidente, gli ultimi incidenti navali nelle acque della Comunità, in particolare l'agghiacciante tragedia della Prince Philip e dell'Estonia, e i ricorrenti episodi incresciosi che si sono verificati negli ultimi tempi nel Mediterraneo impongono di prendere adeguate contromisure e soprattutto non consentono alla Comunità europea di procrastinare norme che devono essere ferree e che devono perentoriamente valere per tutti gli Stati membri.
Il problema fondamentale è rappresentato dalla regolamentazione IMO e dalla mancata ratifica, da parte di molti Stati membri, della convenzione SOLAS dell'88. Noi sosteniamo con convinzione che l'Unione europea deve assumersi un consistente impegno finanziario per garantire la sicurezza dei traghetti ma deve, nel contempo, stabilire misure standard e norme di controllo e rigorosamente rifiutare l'erogazione di contributi a coloro che non si adeguano totalmente al piano comunitario.