Signor Presidente, in molti paesi europei si riscontra una grande difficoltà a soddisfare il diritto primario, cioè quello del lavoro. E' ormai del tutto chiaro che i segnali di ripresa economica, che fanno seguito alla grave crisi degli anni scorsi, non portano a nessuna ripresa occupazionale. Segna, difatti, il passo la politica neoliberista che non è riuscita a dare risposte concrete alla crisi e, anzi, ha determinato una situazione molto grave in molti paesi dell'Unione. Ma è altrettanto grave che, in numerosi Stati europei, i governi e il potere economico rispondano a questa crisi con un pesantissimo e continuo attacco ai diritti sociali dei cittadini.
La raccomandazione del Consiglio del 1992, con la quale si indicava il mantenimento e lo sviluppo della protezione sociale come condizione inderogabile, è quasi sempre accantonata e, in alcuni casi, del tutto calpestata. E' questo il caso del governo italiano. Questo governo, che rappresenta l'unico caso al mondo di concentrazione del potere politico, del potere economico e del potere di tutta l'informazione nelle mani del Presidente del Consiglio, non ha saputo far altro che impostare una legge finanziaria attraverso la quale si tenta di porre rimedio alla crisi esclusivamente tagliando i fondi per i pensionati, aumentando le tasse scolastiche e attuando una selvaggia politica di privatizzazione, distruggendo del tutto quello che resta dello stato sociale. E pensare che questo governo si era presentato agli elettori promettendo un vero paradiso terrestre: niente più tasse e un milione di posti di lavoro in pochi mesi. Altro che milioni di posti di lavoro, in Italia! ci saranno, invece, grazie al governo Ber
lusconi, milioni di pensionati senza pensioni. Questa è la realtà tragica della quale è responsabile il governo italiano. Altro che difesa delle politiche di protezione sociale! Per questo è importante che il Parlamento europeo si pronunci urgentemente, oggi, sulla situazione della difesa delle condizioni sociali e per questo il mio gruppo appoggia la risoluzione che è stata qui presentata e che critica il governo italiano.
(Applausi)