SOMMARIO: Rivendica l'onore e il merito di aver a lungo difeso Salvo Lima dal linciaggio e dalla "messa a morte quotidiana". Tale linciaggio era fatto "consapevolmente e imbecillamente per difendere i veri Salvo Lima". Annuncia che sarà in Sicilia il giorno dopo, e porge il suo dolore alla famiglia.
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 12 marzo 1992)
"SONO SCONVOLTO DA QUESTA NOTIZIA. IO RIVENDICO L'ONORE E IL MERITO, L'INTELLIGENZA E L'ONESTA' DI ESSERE L'UNICO UOMO POLITICO ITALIANO CHE SPONTANEAMENTE, NELLE PIAZZE SICILIANE ED ITALIANE, NEL PARLAMENTO ITALIANO ED EUROPEO SINO ALL'ULTIMO CONGRESSO NAZIONALE DEI MAGISTRATI DI VASTO, AD AVERE DIFESO SALVO LIMA DA UNA SUA MESSA A MORTE QUOTIDIANA, CRUDELE, IGNOBILE IN UN PAESE CHE VOGLIA, ANCHE SOLO PER UN MINIMO, RICHIAMARSI A NORME DI CIVILTA'. ALLA FAMIGLIA E AI SUOI RARI AMICI, RARISSIMI PENSO, VA IL MIO AFFETTUOSO, PARTECIPE, DESOLATO STAR LORO ACCANTO.
DA DIECI ANNI ALMENO ANDAVO DICENDO CHE IL LINCIAGGIO, LA CROCEFISSIONE QUOTIDIANA SGANGHERATA, VILE E VIGLIACCA DI SALVO LIMA SU UNA BASE DI QUASI NULLA DI TRENT'ANNI FA, ERA INDUBBIAMENTE FATTA CONSAPEVOLMENTE O IMBECILLAMENTE PER DIFENDERE I VERI SALVO LIMA O COLORO CHE ERANO QUELLO CHE SI ATTRIBUIVA A SALVO LIMA.
IO DOMANI SARO' IN SICILIA E CI SARO' PER QUESTO, RIVENDICANDO ANCORA UNA VOLTA L'INTELLIGENZA DELLE COSE.
ALLA FAMIGLIA TUTTO IL MIO DOLORE, CHE SI AGGIUNGE COME POCA COSA AL SUO IMMENSO DOLORE E UNO SGUARDO DI PENA ALLA POLITICA DEL NOSTRO PAESE, E SE MI SI CONSENTE ANCHE A QUEI COMPAGNI DI PARTITO CHE ALMENO A ROMA HANNO SEMPRE PUBBLICAMENTE PARTECIPATO, PER OMISSIONE O NO D'INTERVENTO, ALLA MESSA A MORTE DI SALVO LIMA" [Tutto maiuscolo nell'originale, n.d.r.].