CONTATTI SEMPRE PIU' ASSIDUI FRA IL LEADER RADICALE E IL CAPO DEL GOVERNOIntervista di Paolo Berardengo
SOMMARIO: Il colloqui con il presidente del consiglio Giuliano Amato del gruppo parlamentare federalista (lista Pannella) sulla difesa dei referendum e sulle possibili iniziative legislative relative ad alcuni temi referendari come la droga e i controlli ambientali.
(IL RESTO DEL CARLINO, 4 novembre 1992)
Roma - "I referendum vanno fatti". Pannella non rinuncia alla vocazione referendaria, ma intanto sta studiando con Amato alcune iniziative legislative che possano evitare la consultazione popolare sugli argomenti più "abbordabili", come la droga, la riduzione del numero dei ministeri o i temi ambientali. E il presidente del Consiglio sembra gradire la collaborazione, tant'è vero che venerdì scorso ha promesso a Pannella che il governo resterà neutrale nel dibattito sull'ammissibilità dei referendum Segni di fronte alla Corte Costituzionale. Un preludio all'ingresso del "Club Pannella" nella maggioranza? Il 'Marco nazionale' glissa e, tra il serio e l'ironico, rilancia la propria candidatura a presidente del Consiglio. Intanto, però le parti torneranno a vedersi venerdì prossimo.
D. Onorevole Pannella, lei è stato da Amato e gli ha parlato di riforme. Ha portato qualche proposta precisa?
"Per la verità, venerdì abbiamo fatto una riunione, come ogni tanto ne facciamo, tra il gruppo federalista e il club Pannella con il governo. Noi non facciamo parte della maggioranza, ma da alcuni mesi con Amato alcune cose le commentiamo. Dopo la riunione, abbiamo annunciato che alla fine di questa settimana, venerdì avremo un incontro ufficiale di lavoro, su nostra richiesta, per preparare nuove iniziative di governo. E sabato mattina comunicheremo i risultati".
D. Ma su quali punti avete interpellato il presidente del consiglio?
"Beh, i referendum Giannini a nostro avviso devono essere fatti. Sulla droga le cose vanno male e non pretendiamo che il governo si converta alla nostra posizione, ma delle iniziative vanno prese. Si dice adesso che le votazioni nelle varie commissioni riducono ulteriormente le scelte ambientaliste del governo: chiediamo, quindi, che il presidente del consiglio sia immediatamente presente per garantire che non ci sia un deterioramento, ma un rafforzamento delle misure ambientaliste".
D. E i referendum Segni?
"Li stralciamo, perchè non sono materia di lavoro comune, politicamente parlando. Il presidente del Consiglio, però ha confermato che, contrariamente a quanto fece il governo precedente, non si farà rappresentare alla Corte costituzionale e resterà, dunque, neutrale nella discussione sull'ammissibilità".
D. Secondo lei, il governo Amato avrà un senso anche dopo l'approvazione della Finanziaria, magari allargato a Pannella?
"E' noto ormai che io sono candidato a diventare presidente del Consiglio dal gennaio '80 e che non sono disponibile per altro".
D. Neanche per una poltrona ministeriale?
"Per la presidenza del consiglio, certo in questo decennio i fatti hanno dato ragione a me o non agli altri".