MOVIMENTO DEI CLUB PANNELLA4-Mar-95
Dichiarazione di Marco Pannella.
SOMMARIO. Ironico, ma amichevole richiamo (o rimprovero) a Fini e a Previti per recenti atteggiamenti e dichiarazioni sul governo e sui referendum.
CI SGOMENTANO NON POCO GLI AMICI FINI E PREVITI. L'UNO CHE SEMBRA VOLER CALZARE GLI STIVALONI FORATTINIANI. L'ALTRO CHE SEMBRA IN CERTI MOMENTI L'ASSISTENTE ALLE RAPINE ANTIREFERENDARIE DEI CASAVOLA.
"Mi sgomenta un poco, da parte del mio amico Gianfranco Fini, questo suo calzare gli stivaloni forattiniani, per non dire altro. D'un tratto sembra come morso da una tarantola; sembra ventriloquo del suo proprio passato o dal passato di altri di altra generazione. Io ne conosco la saggezza e la sincerità. Mi permetto quindi di pregarlo di non commettere l'errore di voler scomunicare da una parte e dall'altra, di espellere dal Polo e dalla politica di riforme liberali, liberiste e libertarie - con fretta - oggi Lamberto Dini, domani non so chi altri. Vincere da soli, alla fine, se si è democratici, liberali, e non di stampo "progressista", è un'illusione pericolosa. Occorre, se si è quel che tutti diciamo di essere o di voler essere, "con-vincere", "vincere con". Tutti nemici, niente onore.
Mi sgomenta, anche, la corrente alternata che sembra dare e far dare continue scosse all'amico Cesare Previti. Oggi, e avantieri, sembra un delegato dei Casavola a continuare la sua opera di distruzione dei referendum a qualsiasi costo; ieri, e spero domani - con l'aiuto delle inequivoche affermazioni e promesse di Berlusconi al Congresso del nostro Movimento, sulla scia di quel che con tanta passione e incisività Previti dichiarava in Piazza del Quirinale per la festa di fine anno - fiero difensore del bene referendario, a cominciare dai referendum già convocati e da quelli convocandi"