SOMMARIO: L'articolo è costruito su un comunicato-stampa di Marco Pannella, con l'invito del leader dei Riformatori ai sei deputati del Movimento perché si dimettano, in segno di forte distinzione rispetto all'involuzione del parlamento e della situazione in generale, nell'attesa della sentenza della Corte Costituzionale sul pacchetto referendario ed anche come forma di critica al presidente Scalfaro e al modo come gestisce la crisi politica.
(Corriere della Sera, 24 dicembre 1994)
Roma - Marco Pannella ha »suggerito ai deputati riformatori di dimettersi . Lo scrive lui stesso in un articolo per L'Opinione. I deputati »riformatori sono sei. Secondo il leader storico del movimento »un Parlamento come questo lo si difende sciogliendolo, perchè se sopravvive diventa necessario che si realizzi il pieno tradimento del voto uninominale maggioritario e delle liste incorporate nel sistema . Pannella, nel sostenere che la Corte Costituzionale sarebbe »l'unico organismo perfetto del regime crollato , chiede che si svolgano i referendum da lui proposti (la Consulta dovrà pronunciarsi all'inizio di gennaio) e lancia frecciate al presidente della Repubblica. E' raro che Pannella critichi il capo dello Stato, che egli contribuì fortemente a far eleggere. Oggi di Scalfaro Pannella scrive che è »il superattivo e onnipresente, onniricevente - tranne noi: lo ringraziamo della distinzione, che meritiamo e ci onora - presidente della Repubblica . E lo invita a fare attenzione di fronte al rischio di »ril
ancio degli assetti di potere antiliberali e anticostituzionali .