Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 22 nov. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Lista Pannella Riformatori
Il Messaggero - 9 gennaio 1995
I GIORNALISTI CHIEDONO LA PUBBLICITA' DELLE SEDUTE

SOMMARIO: Interessante, in quanto riferisce della critica sollevata dal Presidente dell'Associazione Stampa romana alla prassi di non ammettere i giornalisti alle sedute della Corte Costituzionale. La tesi di P.Luigi Franz viene avvalorata da citazioni di norme di legge e costituzionali.

(Il Messaggero - 9 gennaio 1995)

Roma - Il presidente dell'Associazione stampa romana, Pierluigi Franz, chiede che i giornalisti possano assistere alla seduta della Corte costituzionale che da questa mattina comincerà a discutere sull'ammissibilità dei 16 referendum. Si tratta di temi molto delicati per la nostra democrazia e la presenza dei cronisti che ne informino compiutamente è un'esigenza fortemente sentita.

Finora i giornalisti non sono mai stati ammessi ad assistere alla discussione orale in camera di consiglio della Consulta. Ma dal '78 (quando si discusse degli 8 referendum) è stata introdotta la prassi che gli avvocati dello Stato e del comitato promotore possono partecipare, non applicando, però, il primo comma dell'art.33 della legge "352". "Perché - chiede Franz - la prassi non viene estesa anche ai giornalisti? Tra l'altro una sentenza della Consulta dell'89 ha esteso la pubblicità delle udienze della commissioni tributarie di primo e secondo grado".

In via subordinata il presidente di Stampa romana chiede che la corte sollevi "dinanzi a se stessa questione di legittimità costituzionale" della norma che sancisce la Camera di consiglio per la discussione. "L'eccezione è rilevante - osserva Franz - perché i giornalisti restano ingiustamente esclusi, come peraltro qualsiasi altro cittadino ad eccezione degli avvocati di parte, dalla partecipazione alla seduta, con conseguente lesione del diritto di uguaglianza e nonostante che l'art.101 della Costituzione tenda ad assicurare il controllo dell'opinione pubblica su tutte le manifestazioni della sovranità dello Stato e che l'articolo 21 della Costituzione garantisca il diritto all'informazione in maniera completa ed esauriente".

 
Argomenti correlati:
il messaggero
corte costituzionale
stampa questo documento invia questa pagina per mail