SOMMARIO. Dichiarazione di Marco Pannella, che fa il punto sulla situazione politica alla data in questione, sollecitando dal governo Dini passi in avanti nell'indicare una data certa per le elezioni. Mette in guardia dai rischi per il Paese in caso di ulteriore involuzione della crisi politica. Stigmatizza il comportamento dei partiti che hanno fatto blocco per impedire che il deputato Vigevano fosse nominato a segretario della Camera.
Roma, 9 marzo 1995
"Urge che il Presidente del Consiglio si renda forse ancora piu' conto delle responsabilità politiche non delegabili e non oscurabili che gli sono pienamente proprie, secondo Costituzione: egli è il responsabile del Governo, responsabile politico del Governo politico del Paese.
Occorre che il Presidente Dini tragga le conseguenze dalla esperienza fin qui fatta, in parte imprevedibile: se non si scelgono elezioni al più presto, magari anche prima di giugno, non v'è alcuna certezza nè sul governo che governerà fino ad Agosto, né su chi e quanto governerà per un quinquennio l'Italia.
Egli ha compiuto, nei giorni scorsi, alcuni arretramenti anzichè passi avanti. Glielo diciamo con fiducia e con volontà d'amicizia. Ma non è più possibile non considerare che la manovra, di per sé, diventa una illusoria, necessaria ma assolutamente insufficiente risposta alla situazione economica quale è oggi determinata dalla situazione politica.
Non vorremo che anche lui trovasse nei pretesi comportamenti della Presidenza della Repubblica, involontariamente, alibi per non assumersi le responsabilità politiche che la Costituzione e la ragionevolezza, oggi, assegnano esclusivamente, e non solamente in primo luogo, a lui. Noi andremo avanti, in questi giorni, nella solitudine che è conseguenza della involuzione della lotta politica ed istituzionale italiana. E il comportamento vergognoso tenuto stamane dal PDS e, purtroppo, anche da Rifondazione Comunista con l'agguato contro il Riformatore Paolo Vigevano, e l'appoltronamento di uno di loro, per marginale che l'episodio appaia, mi determina invece a dire che con costoro, dall'arroganza e dalla protervia partitocratiche senza precedenti, non v'è che da lottare fino in fondo".