14 aprile 1995SOMMARIO. Con una precisa denuncia, Pannella sottolinea come il procuratore Borrelli, con le sue dichiarazioni, stia occupando un posto decisamente politico, non consono alle sue funzioni e vagamente modellato sulle "esternazioni" del Presidente della repubblica.
"Il Procuratore Borrelli - se si volesse usare il suo linguaggio - ha finalmente 'gettato la maschera' e parla come un intollerante capopartito: di "defezioni", "tradimenti", "colpevoli silenzi".
Noi ci chiediamo fin quando l'Associazione Nazionale Magistrati e il Consiglio Superiore della Magistratura continueranno a tollerare questo abuso sistematico di funzioni giurisdizionali e dell'amministrazione della giustizia.
Per la verità Borrelli sembra incriminare Di Pietro per un suo possibile passaggio alla politica.
Borrelli per suo conto non dimentichi che lui non può passarvi perchè di già, e da tempo, c'è manifestamente dentro.
Un Procuratore della Repubblica parla attraverso gli atti giudiziari che compie e gli altri propri all'amministrazione del suo ufficio.
Egli deve fare qualche confusione fra le sue funzioni e quelle dei Presidenti della Repubblica con il loro infausto, ma pur sempre ormai legittimo, "diritto di esternazione".