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Movimento dei Club Pannella - 15 aprile 1995
TEMPO REALE: IL GARANTE REPLICA A PANNELLA. I CLUB ANNUNCIANO DUE ULTERIORI RICORSI

15 aprile 1995

SOMMARIO: Importante presa di posizione, necessaria per capire quale sia la situazione ed il regime dell'informazione in cui si svolgono le elezioni "regionali" del 23 aprile 1995, con la vera e propria complicità del cosidetto Garante per l'Editoria.

Comunicato della Segreteria del Movimento dei Club Pannella Riformatori:

"Il Garante per l'Editoria si schiera con Santoro, contro la par condicio, sia quella vera che quella fissata nel decreto del Governo.

Secondo il professor Santaniello, infatti, l'obbligo dell'applicazione di condizioni di parità scatterebbe solo negli ultimi cinque giorni di campagna elettorale.

E prima?...Si può fare di tutto.

Questo è il contenuto di una prima risposta inviata dall'Ufficio del Garante a Marco Pannella che, in qualità di Presidente di una delle tre forze presenti sul piano nazionale alle prossime elezioni, nei giorni scorsi aveva invocato l'applicazione della legge nei confronti di Michele Santoro conduttore della trasmissione Tempo Reale, che non aveva ritenuto opportuno averlo come ospite nemmeno quando, a comizi convocati e a "par condicio" in vigore, la legge glielo imponeva.

Nella sua replica, il Garante prende in considerazione solo un periodo dell'articolo - quello che impone negli ultimi giorni la presenza in ciascuna trasmissione informativa di tutti i rappresentanti delle forze politiche in competizione - e finge di ignorare l'altr, quello che vieta che "l'articolazione delle trasmissioni sia...lesiva della parità di trattamento dei soggetti politici".

In opposizione alla memoria interlocutoria del Garante, i legali della Lista Pannella-Riformatori hanno presentato oggi due ulteriori ricorsi.

La interpretazione di Santoro e Santaniello della par condicio è rivelatrice degli obbiettivi di questo decreto: creare norme assurde, illiberali e in violazione di fondamentali principi costituzionali per nascondere, nel polverone scatenato dalle inevitabili polemiche, le norme di effettiva garanzia di parità di condizioni della competizione elettorale, e renderle inapplicabili con il sostegno dell'Ufficio del Garante.

Il risultato che così si ottiene è quello di una campagna elettorale priva di dibattito e di interesse, la più silenziosa e nascosta del dopoguerra."

 
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