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Bonino Emma, Pannella Marco, Strik Lievers Lorenzo - 27 aprile 1995
ABORTO. RISPONDONO AL PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE ANTONIO BALDASSARRE: EMMA BONINO, MARCO PANNELLA, LORENZO STRIK LIEVERS

SOMMARIO. Si riportano i comunicati con i quali i tre esponenti radicali e riformatori hanno reagito alle dichiarazioni fatte alla radio vaticana dal prof. Antonio Baldassarre, presidente della Corte Costituzionale, in merito di aborto e di diritti della donna.

27 aprile 1995

CHI CUSTODIRA' IL DIRITTO E LE REGOLE DA SIMILI CUSTODI? L'UNICA SOLUZIONE VALIDA E' QUELLA CHE I CLUB PANNELLA-RIFORMATORI PROPONGONO CON IL LORO REFERENDUM: CANCELLARE L'ABORTO DI STATO, RIMETTERE LA DECISIONE ALLA COSCIENZA E RESPONSABILITA' DELLA DONNA.

(Roma) Il deputato riformatore Lorenzo Strik Lievers ha dichiarato:

"E' innanzitutto gravissimo nel metodo che il presidente in carica della Corte costituzionale (ma per poco: aspira ad altre cariche?) intervenga in questi termini a contestare una legge vigente, così "pregiudicando" eventuali pronunce della Corte, o esponendo se stesso e la carica che ricopre alla smentita della maggioranza della Corte stessa. Ancora una volta, come da decenni, come pochi nesi fa in occasione dello scippo dei referendum occorre chiedersi: chi custodirà da simili custodi il diritto e le regole?

Nel merito: il professor Baldassarre propone al legislatore di scaricarsi la coscienza a buon mercato tornando a proclamare per legge un divieto dell'aborto che, comunque lo si giudichi, tutti sanno equivalere non all'effettiva salvaguardia di vite umane ma al ristabilimento dell'aborto clandestino, tragedia immonda nel dramma che comunque ogni aborto rappresenta. Più che mai si conferma la validità della nostra impostazione, che in questi giorni stiamo riproponendo con la raccolta delle firme su un referendum che cancelli dalla 194 la figura dell'aborto di Stato. Tanto più se è in gioco una vita umana, non può essere lo Stato, la legge a stabilire la casistica di quando si può o quando non si può interromperla. L'unica soluzione civile è quella di affidare interamente alla coscienza e alla responsabilità della donna la decisione. "

PANNELLA SU PROVOCAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE, IN TEMA DI ABORTO E - ANCOR PIU' - IN TEMA DI RISPETTO DEL DIRITTO E DEI DIRITTI, DI ATTACCO ALLA "INDIPENDENZA" DELLA CORTE....

(Roma) Che un Presidente della Corte Costituzionale, forte del non poter essere ricusato in giudizio, con arroganza e al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni e dei luoghi deputati ai processi formativi delle decisioni della Corte, detti le sue private considerazioni del momento in luogo pubblico e di parte, è conferma dei giudizi politici e istituzionali che noi da un decennio diamo della Consulta.

Aggiungo che - a questo punto - c'è da attendersi qualche bel papocchio giudiziario con rinvio alla Corte sull'applicazione della 194 per perfezionare la messe culturale e antropologica di quarantanni di trasformismi clericali del comunismo e del cattolicesimo politico italiano uniti, confusi dall'antiliberalismo viscerale che li ha storicamente contraddistinti.

Noi - com'è noto - stiamo cercando di ripassare la parola al popolo, avendo di già avviato la raccolta delle firme per un quesito referendario volto a togliere alla 194 lacci, lacciuoli, ipocrisie, ispirazioni di compromesso storico, per farne una legge rigorosa, anche severa, ma degna di questo nome.

E' questa la risposta politica antipartitocratica, anticonsociativa, antiliberale, antilaica che il Paese sarà chiamato a dare, se si riuscirà ad impedire che la Corte Costituzionale, la disinformazione sistematica, le posizioni antiliberali fortissime a destra, al centro ed a sinistra finiscano per prevalere in una rinnovata atmosfera di imbrogli e di partitocrazia.

(Bruxelles) Emma Bonino replica al presidente della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre.

"A dare ascolto a Baldassare si riporta l'Italia in quella situazione di intolleranza e oscurantismo che credevamo di aver seppellito una volta per tutte con i referendum di quasi quindici anni fa". Emma Bonino, commissaria europea da sempre impegnata sul fronte della difesa dei diritti civili dei cittadini e promotrice della consultazione popolare sull'aborto del maggio 1981, risponde cosi' alle dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre, in una intervista a Radio Vaticana.

"Le parole del presidente della Consulta - afferma la signora Bonino - minano in modo estremamente grave il rispetto di un principio che non dovrebbe mai essere messo in dubbio, cioé quello del primato della responsabilità della persona e dunque della donna"

"Con i referendum e con le scelte ad essi successive - aggiunge la Commissaria europea - l'Italia ha chiaramente dimostrato di voler essere a pieno titolo uno stato laico, di accettare insomma il principio secondo cui ognuno è libero di esprimersi secondo la propria etica e la propria religione. Nel momento in cui si prova a far prevalere un'etica sulle altre vuol dire che siamo all'inizio dell'intolleranza. Lo scenario che si profila, se veramente si vuol rinunciare al rispetto delle scelte individuali e ai diritti più elementari della persona, è catastrofico. Condannarlo è poco. Bisogna combatterlo con ogni mezzo".

 
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