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Calderisi Giuseppe - 3 maggio 1995
RIFORMA COSTITUZIONE
3 maggio 1995

di Peppino Calderisi (dichiarazione)

SOMMARIO. Dichiarazione del deputato Calderisi, intesa a sbarrare l'iter parlamentare di una proposta di revisione costituzionale giudicata pericolosa e illiberale.

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE BASSANINI-ELIA. "UNA MISTIFICAZIONE: LA QUESTIONE DELLE GARANZIE E DEI CONTRAPPESI NON PUO' ESSERE UTILIZZATA PER INGESSARE LA COSTITUZIONE PER I PROSSIMI 50 ANNI. SAREBBE IL TRIONFO NON DEL PARLAMENTARISMO, MA DELL'ASSEMBLEARISMO E DEL CONSOCIATIVISMO. SE DOVESSE PASSARE RICORREREMO CERTAMENTE AL REFERENDUM PREVISTO DALL'ARTICOLO 138 DELLA COSTITUZIONE".

La proposta di legge costituzionale Bassanini-Elia, per la quale stamattina la Camera ha dichiarato l'urgenza, è una mistificazione inaccettabile.

La questione serissima delle garanzie e dei contrappesi costituzionali viene deformata e strumentalizzata.

Siamo prontissimi a modifiche che riguardino l'abbassamento del quorum per l'istituzione di commissioni di inchiesta, per l'accesso diretto alla Corte Costituzionale, per limitare la decretazione d'urgenza, per rendere comunque possibile il referendum costituzionale anche in caso di modifiche approvate con i 2/3.

Ma è inaccettabile la pretesa di ingessare la Costituzione per i prossimi 50 anni rendendo praticamente impossibile ogni seria modifica della forma di governo (sistema presidenziale o sistema parlamentare anglosassone, che è l'opposto del nostro assemblearismo giacobino) e della forma di Stato (federalismo/regionalismo).

Sarebbe impossibile riformare lo stesso bicameralismo (la Camera che vedesse ridotti i propri poteri potrebbe opporsi con grande facilità) o ridurre il numero dei parlamentari.

La proposta Bassanini-Elia sarebbe il trionfo dell'assemblearismo e del consociativismo. Se dovesse passare, non avrebbe certamente la maggioranza dei due terzi e pertanto promuoveremmo il referendum ai sensi dell'articolo 138 della Costituzione."

 
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