di Marco Pannella (dichiarazione, da Bruxelles)11 Maggio 1995
SOMMARIO: Comunicato stampa ammonitore sui rischi di valorizzare comportamenti antagonisti rispetto a quella che è la linea del Movimento dei Club, come formata dai suoi organi. Sottolinea i rischi di voler assumere gratuitamente posizioni di facile "dissenso", solo per poter lucrare improbabili premi.
Vorrei semplicemente ricordare a tutti, sul piano del buon gusto e della serietà, civile e democratica, che il Movimento dei Club Pannella-Riformatori ha dei responsabili, una linea politica, degli obiettivi, una vita democratica e libertaria, e che chi ha l'onere e l'onere di rappresentarlo sono coloro che a ciò sono stati eletti.
Poi vi sono i suoi eletti in Parlamento, i quali hanno stessi diritti e stessi doveri di ogni altro militante, anche se - ovviamente - hanno privilegi e prerogative istituzionali che gli altri non hanno.
Ciascuno sa che, nella politica italiana, il "dissenso" premia molto più che l'opera militante, che il rispetto delle decisioni, degli orientamenti, delle responsabilità collettivamente assunti, specie quando questi vanno, secondo la tradizione radicale, contro conformismi, convenienze, subalternanze e marginalità, per affermare riforme, intransigenza e tolleranza.
E ciascuno sa, anche, che ben di rado i "premi" che, nell'immediato, altrimenti si riscuotono e sollecitano, fruttano a lungo, e assicurano stima da parte di chi premia quel che ritiene servigi.
Colgo l'occasione per rivolgere pubblicamente un saluto riconoscente e fiducioso alle centinaia e centinaia di militanti che - dopo anni di straordinario impegno e di incessante fatica - in queste ore sono mobilitati ovunque in Italia per assicurare il successo della nuova campagna referendaria, di quella in corso, degli obiettivi strategici e immediati del Movimento, primo fra essi quella del raddoppio dei Clubs Pannella e la nascita dell'Unione federalista dei Riformatori. Il loro lavoro resterà oscuro e censurato, anzichè premiato, finchè a destra, al centro, a sinistra prevarranno forze a vocazione e tradizione di regime.
Ma in tal modo faranno crescere anzichè consumare una storia e valori e obiettivi assolutamente singolari e alternativi al regime, liberali, liberisti, libertari, anche nei metodi.