14 maggio 1995di Marco Pannella (comunicato)
SOMMARIO. Precisazione sulla multa comminata alla editrice di canale 5, la RTI, dal garante per l'editoria, e sulle reazioni del conduttore Enrico Mentana, non ancora informato dai suoi editori.
Il caro Enrico Mentana va in tilt per molto poco, quando tutto non fila per il verso giusto, cioè quello della sua onnipotenza e onniscienza, oltre che onnibravura, e onniarbitrio.
Gli chiarisco:
I) se il titolo dato al mio comunicato parla effettivamente di multa a Mentana, per contro nelle sue prime righe esso chiarisce che la sanzione va ovviamente a Canale 5. Posso anzi ora precisare che va all'editrice RTI.
2) essendo noi i "denuncianti", ci siamo fatti parte attiva per chiedere stamane a che punto fosse la nostra denuncia. Abbiamo così appreso che la RTI ha ricevuto la notificazione dell'atto sin dal 9 maggio, nella sua sede di Largo del Nazareno. Ci siamo meravigliati che tale atto non ci fosse ancora stato comunicato.
3) occorre avere un po' piu' di self control: "lo considero uno sgarbo vergognoso", dichiara Mentana, riferendosi al fatto che viene a sapere "da una terza persona una decisione che mi riguarda direttamente". Evidentemente i suoi datori di lavoro, dovendo pagare loro per la colpa di Mentana, non hanno ritenuto di doverlo informare. Egli, invece, dovrebbe ringraziarmi ed essermi grato per l'informazione così ricevuta, e scusarsi con il Garante per avergli attribuito "una violazione delle forme alle quali sembra tenere tanto".
4) attendiamo con divertita curiosita' di sapere se Mentana intenda ancora "denunciare l'ufficio del Garante".
5) e se Mentana si rassegnasse a dismettere l'antiradicalismo e l'antipannellismo che con tanta ferocia esercitava ai tempi del suo sincero craxismo alla RAI-TV , dimostrando che non è solamente cresciuto fino a divenire "uno dei mejo" o "er mejo" sul piano professionale, ma lo ha fatto anche sul piano umano, personale? Stapperei una bottiglia di champagne e lo inviterei a bere altro che il piccolo calice della giustizia che oggi mostra così inelegantemente di non gradire".