19 Maggio 1995di Marco Pannella (dichiarazione)
SOMMARIO. Nel pieno svolgimnento della campagna referendaria, Pannella mette in luce e denuncia le parzialità, i silenzi, le connivenze dell'informazione televisiva privata non meno che pubblica, e informa che non prenderà più parte ai dibattiti referendari, che non garantiscono la "par condicio".
"Ho da anni e per anni denunciato e documentato una crescente situazione di ostracismo politico da parte del sistema televisivo pubblico e, non da poco, da quello privato.
Questa situazione di ostracismo, anticostituzionale, illegale, che viola norme e regolamenti di ogni tipo, trova ormai negli spazi istituzionali della Commissione di Vigilanza non più che una foglia di fico per coprire la vergogna sostanziale di disinformazione e di sempre più sofisticato sistema di manipolazione della lotta politica e della tanto retoricamente evocata "par condicio".
Non intendo più coprire tale situazioni con proteste, denunce, documentazioni, richieste di interrompere la flagranza dei reati in corso di attuazione e di rafforzamento, del tutto inutili.
Ho quindi deciso di non accettare più di partecipare a nessun tipo di trasmissioni referendarie o elettorali che siano, in persistenza di tale stato di trionfante illegalità, coperta evidentemente da tutti, a cominciare dal Presidente della Repubblica, e da un ordine giudiziario che continua a sancire l'impunità della RAI-TV nel quadro delle alleanze di regime e di sistema fra le varie corporazioni e fazioni di potere, e che è volta ed atta a falsare per l'ennesima volta risultati elettorali o referendari, e i termini stessi della lotta politica in Italia. In primissima linea, oltre tutto, in questa impresa si trova l'insieme dei veri padroni del settore privato, cioè i suoi direttori e i suoi massimi comunicatori, della Fininvest, di Telekabul-Montecarlo, di "bulgari" bianchi, rossi, e del partito della pagnotta iper-miliardaria, uniti in trasversale comunità di opera con gli altri.
DOMANI SABATO 20 MAGGIO, ALLE ORE 12h15, PRESSO LA SALA STAMPA DI MONTECITORIO, TERRO' UNA CONFERENZA-STAMPA ALLA QUALE MI AUGURO CHE SIANO PRESENTI ANCHE RAPPRESENTANTI DEGLI UFFICI-STAMPA DELLA REPUBBLICA DI ROMA E DELLA STESSA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA, CHE IN TAL MODO E CHE CON TALE PUBBLICO ANNUNCIO INVITO AD UNA CORTESE PRESENZA. DOPO DI CHE, COME HO SUINDICATO, CESSERO' DI ACCETTARE DI SEDERMI AL TAVOLO RADIO-TELEVISIVO DEL SISTEMA TRIONFANTE DI BARI E DI COLLITORTI DEL PERBENISMO ISTITUZIONALE E CIVILE ITALIANO, FIN QUANDO NON SIANO GARANTITE E ATTUATE MISURE ADEGUATE DI RIPARAZIONE DEI DIRITTI VIOLATI DEI CITTADINI AD UNA INFORMAZIONE LEALE E LEGALE, E DI INTERRUZIONE DEL TRIONFANTE SISTEMA DI ILLEGALITA', DI RAPINA DEL VERO E DEL GIUSTO (MI PERDONI IL SIGNOR CAPO DELLO STATO SE UMILMENTE MI CIMENTO ANCHE IO CON QUESTI "VALORI").