31 maggio 1995di Peppino Calderisi (ed altri)
SOMMARIO. Provocatoria iniziativa tendente a dimostrare l'inutilità e la pretestuosità dei tentativi parlamentari in corso per varare leggi tendenti esclusivamente a bloccare i referendum
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Al Ministro dell'Interno.
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro dell'Interno per sapere - premesso che:
- la Camera dei deputati sta esaminando proposta di legge su materie oggetto di richiesta di referendum popolari abrogativi già indetti per l'11 giugno 1995;
- qualora tali proposte di legge siano approvate da entrambe le Camere, l'Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione dovrà valutare e decidere se le nuove disposizioni di legge sono idonee a far dichiarare cessate le operazioni referendarie oppure se i referendum devono avere comunque corso trasferendo i quesiti referendari sulle nuove disposizioni di legge;
- in quest'ultimo caso, dopo una nuova pronuncia da parte della Corte Costituzionale sull'ammissibilità dei nuovi quesiti (che potrebbero avere un contenuto giuridico e politico diverso rispetto a quelli originali), le schede di votazione già stampate dovranno essere stampate nuovamente predisposte per l'invio a tutti i seggi elettorali;
- qualora le Camere approvino leggi in modo così intempestivo da non consentire non solo lo svolgimento di una corretta ed adeguata campagna elettorale ma addirittura la nuova stampa e distribuzione delle nuove schede di votazione, l'Ufficio centrale presso la Corte di Cassazione si troverebbe in una condizione di sostanziale ed oggettivo ricatto perchè, nel caso ritenesse che i referendum non siano superati dalle nuove leggi, non vi sarebbe piu' neppure il tempo tecnico per lo svolgimento delle consultazioni popolari;
quali sono con esattezza i tempi minimi necessari ad una nuova stampa e distribuzione delle schede di votazione relativa a due o ad un referendum.
Giuseppe Calderisi, Marco Taradash, Lorenzo Strik Lievers, Paolo Vigevano ed Elio Vito