9 giugno 1995di Marco taradash (dichiarazione)
SOMMARIO. Polemica risposta alle dichiarazioni della Presidente della Camera in merito ai referendum e alla loro validità, e in merito alle accuse di ostruzionismo parlamentare in occasione del dibattito sulla legge per la riforma dell'attività commerciale.
"VORREI SAPERE DALLA PRESIDENTE PIVETTI IN BASE A QUALE LETTURA PERSONALE O DI DOTTRINA RITENGA CHE LA CARTA COSTITUZIONALE PREVEDA I REFERENDUM SOLTANTO SU "GRANDI QUESTIONI" E IN "GRANDI MOMENTI".
ATTENDO UNA RISPOSTA PERCHE' LA PIVETTI, IN QUANTO TERZA CARICA DELLO STATO, E' TENUTA A GIUSTIFICARE INTERPRETAZIONI COSI' STRAVAGANTI E RIDUTTIVE CHE FANNO PENSARE AD UNA VISIONE CENTRALISTICA ED AUTORITARIA DI UNO STRUMENTO DI DEMOCRAZIA DIRETTA CHE INVECE, A RIGORE DI TESTO E DI DOTTRINA FINORA CONOSCIUTA, E' DALLA COSTITUZIONE OFFERTO ALLA LIBERA VOLONTA' DEI CITTADINI ITALIANI SENZA ALCUN VINCOLO DI GRANDEZZA E DI MOMENTO.
QUANTO ALL'OSTRUZIONISMO ESSO E' INTERVENUTO (PER DUE GIORNI) NON PER IMPEDIRE AL PARLAMENTO DI LEGIFERARE MA PER IMPEDIRE CHE AI CITTADINI VENISSE NEGATO IL DIRITTO AL VOTO A CAUSA DI UN ATTO LEGISLATIVO COMPIUTO FUORI TEMPO MASSIMO QUANDO ORMAI NON SAREBBE PIU' STATO POSSIBILE STAMPARE LE NUOVE SCHEDE NEL CASO DI UN GIUDIZIO NEGATIVO DELLA CASSAZIONE SULLA CORRISPONDENZA DELLA NUOVA LEGGE AL QUESITO REFERENDARIO."