10 giugno 1995SOMMARIO. Presa di posizione del Movimento dei Club, in riferimento alle dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio, Dini, e da I. Pivetti, Presidente della Camera, contro i referendum e l'istituto referendario.
Appare di inaudita gravità, in queste ultime ore prima del voto, la dichiarazione del Presidente del Consiglio che, da Parigi, di fatto invita i cittadini a non recarsi alle urne. Una simile presa di posizione è senza precedenti nella storia politica della Repubblica. Per di più alle parole di Lamberto Dini si aggiungono le esternazioni radiofoniche del Presidente della Camera che a proposito di referendum si inventa un inesistente dettato costituzionale e invita i cittadini a non cercare di informarsi sui quesiti. Due delle più importanti cariche istituzionali dello Stato vengono così usate da chi le ricopre per costituire il ferro di lancia di una campagna di disinformazione e di attacco a un diritto costituzionale portata avanti dai quotidiani dei grandi gruppi economici. La Costituzione, quella vera, non quella " in mente Pivetti", definisce in questa fase i comitati promotori dei referendum come Poteri dello Stato. Queste sortite determinano dunque, oltre che una gravissima turbativa delle elezioni, un
vero e proprio conflitto istituzionale. Tutto ciò è indubbio, ma in momento in cui non si fa altro che parlar di regole ed insediare garanti, non una voce si leva a protestare. A rispondere dovranno dunque essere i cittadini non adeguandosi al comportamento annunciato dal Presidente Dini e affollando i seggi fin dalle prime ore di domani.