26 giugno 1995SOMMARIO: Testo del documento finale, con l'elenco dei votanti per appello nominale, e risultati della votazione.
Il Consiglio Generale del Movimento dei Club Pannella-Riformatori, riunitosi in Roma dal 22 al 25 giugno 1995, udite le relazioni e le proposte del Presidente, dei Segretari nazionali, in particolare quelle del Coordinatore e del Tesoriere, e quella di Rita Bernardini, dopo ampio dibattito le approva.
Il Consiglio Generale ringrazia in particolare quanti in Italia hanno consentito il successo della grande prova referendaria, malgrado l'antidemocraticità e, per molti versi, l'illegalità con cui il regime partitocratico ha in ogni modo cercato di difendersi e di soffocare ogni voce d'opposizione e di alternativa. Come già per le elezioni amministrative del 23 aprile/7 maggio 1995, sotto l'egida della "par condicio" la violenza della fazioni, di nuovo per troppi versi consociate, corrotte e corruttrici, restauratrici dei peggiori aspetti partitocratici, ha cercato di occultare il carattere di regime cui ormai si va riducendo la contrapposizione fra i due blocchi di destra e di sinistra. Tanto maggiore è dunque il successo pieno riportato dal Movimento su otto dei quesiti referendari, la grande affermazione contro il sistema doppioturnista sulla legge per i Comuni, e la risposta di un terzo dell'elettorato sui referendum liberisti sul commercio combattuti da tutti i partiti della desta e della sinistra.
Il Consiglio Generale rileva che il Movimento dei Club Pannella-Riformatori, in poco piu' di un mese, ha quasi raddoppiato il numero dei Club, in condizioni di estrema difficoltà politiche e democratiche generali, elettorali e referendarie, segnale che nel paese e fra i cittadini democratici la resistenza e la volontà di liberazione, di nuovo, tornano ad organizzarsi ed a comprendere la urgenza di radicalità di alternativa e di lotta contro il terzo tempo, in atto, della prima Repubblica partitocratica.
Occorre che questa tendenza sia in ogni modo sostenuta, rafforzata, e rianimi forze e individui all'interno dei due blocchi di destra e di sinistra, in particolare quello di destra - in sintonia con gli ideali e le proposte avanzati per il 27 Marzo 1994 da Silvio Berlusconi - dagli autentici federalisti, liberali, liberisti, libertari, federalisti europei, riformatori. Il Movimento deve esser proteso a immediatamente assicurare questo obiettivo arrivando, entro 10 settimane al massimo, alla Costituente dell' Unione Federalista dei Riformatori, per tempestivamente assicurare una risposta anche politico-elettorale al riproporsi nella concretezza dei fatti - come nel 1977 e successivi - di un sistema di potere partitocratico e antidemocratico, innanzitutto antiliberale, che conglobi quasi l'intera classe dirigente, le culture e le strutture dominanti da 80 anni in Italia.
A destra, ma necessariamente anche a sinistra, come i referendum hanno dimostrato, i riformatori ed i liberali, i federalisti ed i democratici possono ancora contare su grandi attese, esigenze di massa nel paese. Il rafforzamento, la moltiplicazione dei nostri Club ovunque, specie nelle Regioni dove il potere burocratico ha acquisito il carattere di un ordine autoritario, nel Sud e nelle isole, nel Nord con le sue forze e le sue tradizioni federaliste, devono costituire immediatamente il catalizzatore di quanti intendono con l'Unione Federalista dei Riformatori costituire anche il punto fisso di riferimento per uno dei due grandi Partiti democratici che, in alternativa, sono necessari alla democrazia in Italia, e l'arma per le urgenze dell'oggi.
Il Consiglio Generale del Movimento ribadisce l'assoluta necessità che il grande progetto liberale referendario dei 18 nuovi quesiti riformatori venga assicurato per la primavera del 1996, quale sola possibile garanzia contro l'indefinito proseguirsi di una gestione antidemocratica della politica e anticostituzionale delle istituzioni, di conservazione degli interessi tutelati in solido dal sistema di potere attuale. Chiama a raccolta tutti gli antifascisti, i liberali, i democratici e i federalisti affinchè, firmando per i 18 referendum, difendano con l'istituto referendario le stesse istituzioni repubblicane dal ritorno della concezione sacrale del diritto ed etico-corporativo dello Stato.
Il Consiglio Generale delibera:
1) la costituzione di un organo politico straordinario, del quale facciano parte i parlamentari che aderiscono al Movimento - il "Comitato Nazionale di Presidenza" - per ulteriormente rafforzarne la rappresentatività e l'opera per giungere alla Costituente dell'Unione. Il Comitato Nazionale di Presidenza, in particolare e nel rispetto delle competenze statutarie, dovrà elaborare la proposta di Statuto dell'Unione, con calendario e norme transitorie, anche in vista delle elezioni politiche anticipate, per le quali il Movimento ribadisce l'immediata necessità. La fase costitutiva del Comitato non potrà protrarsi oltre il 15 luglio.
2) il rilancio dell'iniziativa referendaria, anche attraverso una brevissima pausa tecnica necessaria, raccomandando la immediata formazione dei 18 Comitati promotori operativi sotto la responsabilità diretta di altrettanti coordinatori. Il Consiglio fa appello a tutti i militanti democratici e dei diritti civili per superare il riflesso di ostracismo e di rimozione che - specie per referendum quali quello sull'aborto, quelli sulla caccia, l'obiezione di coscienza, la legalizzazione dei derivati della cannabis, la riforma anglosassone delle istituzioni - ha sin qui prevalso indisturbato nell'area e fra le persone dell'area prodiana e dalemiana, anche con quelle iniziative nonviolente che dopo anni e anni di censura e di rimozione siano pienamente legittime e doverose.
In particolare per i referendum sulla magistratura il Consiglio rivolge un appello urgente alle Camere Penali, all'avvocatura, a tutti coloro che ne comprendono l'essenziale, ineludibile opportunità, perché vengano immediatamente raccolte le ingenti somme di danaro necessarie per una grande campagna di informazione e di mobilitazione della opinione pubblica. Lo stesso appello e' rivolto a tutte le forze, civili, politiche, imprenditoriali, economiche, sociali a sostegno dell'intero progetto referendario.
Il Consiglio Generale indica in Silvio Berlusconi il leader politico cui si rivolge prioritariamente la proposta riformatrice, la volontà di alleanze atte a conquistare una radicale alternativa di sistema e di regime, la speranza di una comune battaglia. Base della proposta è quella del nostro Congresso e del Consiglio Generale di marzo 1995, avendo a fondamento il Manifesto-Appello di Forza Italia e del Movimento; i punti programmatici a suo tempo datisi dai parlamentari dell'intergruppo per la riforma liberale, il sostegno limpido e senza riserva all'istituto referendario ed al progetto, nel suo insieme se non nella puntualita' dei singoli quesiti, per il 1996.
Il Consiglio Generale afferma in modo inequivocabile che, attualmente nessuno dei due blocchi puo' esser ritenuto adeguato, atto ad assicurare un Governo liberale, libertario, liberista, federalista, democratico e riformatore del paese. Non l'attuale blocco di potere restauratore della cosidetta sinistra ma nemmeno il Polo, ormai assolutamente irriconoscibile in quanto tale, che include in modo perfino provocatori o forze tardo-partitocratiche, restauratrici, consociative e illiberali. Solamente una scelta alta, immediata, di Silvio Berlusconi, rivolta direttamente al paese per invitarlo all'unione antipartitocratica ed all'alternativa liberale, puo' dunque consentire al Movimento, ed al paese, il pieno sostegno democratico e di vittoria.
Il Consiglio Generale denuncia nel protrarsi di un Governo detto di tecnici, assolutamente estraneo alla cultura democratica e alla tradizione costituzionale repubblicana, un fattore di degrado della vita civile e politica, e nel sostegno ad esso dato da un blocco trasformista - tale quale l'Italia non ha conosciuto dalla fine dello scorso secolo - una manifestazione di assoluta impresentabilità e inaffidabilità di coloro che l'hanno voluto e lo impongono. L'Italia ha già purtroppo pesantemente pagato l'illusione trasformistica per farsene ulteriormente colpire.
Il Consiglio rivolge il suo augurio a quanti, professando i nostri stessi obiettivi in questo momento, hanno scelto di condurre la loro battaglie all'interno del Polo di centro-destra, all'interno della sua disciplina e della sua prioritaria solidarietà. E si augura che anche nel blocco opposto tale esempio venga seguito. Ma, nel contempo, il Consiglio Generale riafferma la necessità che, fino al formarsi della seconda Repubblica - o del suo partito - la grande tradizione dei movimenti per i diritti civili e umani, delle lotte libertarie e liberali, venga non solamente mantenuta ma sia rilanciata in pienezza di autonomia, di organizzazione, di responsabilità, di prudenza e di coraggio, contro ogni illusione opportunistica, per seria e nobile che possa essere e contro imprudenti abbandoni della propria storia politica autonoma a favore di altre, purtroppo assai conosciute, tanto "noviste" quanto vecchie e perdenti.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Aventi diritto: 171
Quorum necessario: 86
Consiglieri presenti: 109
Consiglieri assenti: 62
Voti favorevoli: 93
Voti contrari: 3
Astenuti: 13
APPELLO NOMINALE
PRESIDENTE
Marco Pannella SI
SEGRETARI NAZIONALI
Vittorio Pezzuto (Coordinatore) SI
Benedetto Della Vedova (Tesoriere) SI
Angiolo Bandinelli SI
Rita Bernardini SI
Marco Cappato SI
Guglielmo Castagnetti SI
Angelo La Russa SI
Gabriele Sorba SI
Umberto Adami ("Per la riforma dell'autonomia" - Trento) ASSENTE
Oreste Zaccaria Albarano SI
Pietro Amore ("Canicattì 1" - Canicattì AG) ASSENTE
Giulio Andreotti ("Per lo stato di diritto" - Como) ASSENTE
Andrea Ansalone ("Forlì 1" - Forlì) ASTENUTO
Giuseppe Arnone ("Caltanissetta 1" - Caltanissetta) SI
Nicola Augello ("Per la libertà sindacale" - Settimo TO) ASSENTE
Anna Autorino SI
Antonio Bacchi ("Firenze 1" - Firenze) SI
Lidia Baiocchi NO
Simone Baldelli ASSENTE
Maria Grazia Balduino ("Torino 1" - Torino) ASTENUTA
Maria Grazia Barbieri ("Per i diritti degli animali" - Genova) SI
Stefano Bartali ("Riforma liberale elettorale a turno unico"-Si)SI
Maria Grazia Battiato ("Valle del Simeto 1" - Catania) ASSENTE
Luca Bauccio ("Per la giustizia giusta" - Milano) SI
Serena Bellucci ("Elba 1" - Isola d'Elba GR) ASSENTE
Francesco Benzi ("Pavese 1" - Pavia) NO
Franca Berger ("Diritto e Libertà" - Trento) ASSENTE
Gianni Betto SI
Guido Biancardi ("Lodigiano-Cremasco 1" - Lodi) ASTENUTO
Joe Bonamassa ("Taranto 1" - Taranto) ASSENTE
Silvana Bononcini ("Maria Teresa Di Lascia" - Roma) SI
Massimo Bordin SI
Adelio Bravi ("Macerata 1" - Macerata) SI
Pino Brizzolara SI
Massimo Bulckaen ASSENTE
Alessandro Caforio SI
Massimo Capanni ("Agrigento 1" - Agrigento) SI
Paola Caravaggi ("Per le libertà" - Piacenza) ASSENTE
Werter Casali ("Provincia di Rimini 1" - Rimini) SI
Jolanda Casigliani ("Antiproibizionismo e libertà" - Biella) SI
Giuseppe Catanzaro ("Giustizia e Libertà" - Palermo) ASTENUTO
Maria Laura Cattinari ("Amici di Modena 1" - Modena) SI
Daniela Celestini Pagano ("Pomezia 1" - Pomezia RM) SI
Antonio Cerrone SI
Luca Cesana ("Lecco 1" - Lecco) SI
Laura Cesaretti ("Amici di Radio Radicale" - Roma) SI
Domenico Checchi ("Per il diritto e le libertà" - Brescia) ASSENTE
Ricardo Chiavaroli ("Area Metrolitana Chieti-Pescara" - Pe)ASSENTE
Rosolino Chiodini ("Fratelli Rosselli" - Mantova) SI
Giancarlo Ciulla ("Franco Roccella" - Caltanissetta) SI
Antonio Colacioppo ("Pinetta Teodori" - Ascoli Piceno) ASSENTE
Alfredo Colandrea ("Sui patti in deroga" - Roma) SI
Salvatore Colonna ("Per la giustizia giusta" - Napoli) ASSENTE
Francesco Colucci ASSENTE
Cesare Corselli ("Novara-Verbania-Cusano-Ossola 1" - No) ASSENTE
Ivo Costamagna ("Romolo Murri" - Civitanova Marche MC) ASSENTE
Giovanni Cucci ("Per il Friuli" - Udine) ASSENTE
Enzo Cucco SI
Giannino Cusano ("Diritto e ambiente" - Potenza) ASSENTE
Gaetano D'Amico ("Leonardo Sciascia" - Palermo) SI
Sergio D'Elia SI
Enzo D'Ignazio ("Teramo 1" - Teramo) SI
Giancarlo Dalla Costa ("Giustizia e Libertà" - Milano) SI
Mario De Filippi ASTENUTO
Dante De Luna ("Socialismo liberale" - Torre del Greco NA) SI
Sandro De Rossi ("Cittadini riformatori" - Roma) SI
Filippo De Santis ("Per l'obiezione di coscienza" - Roma) ASSENTE
Domenico De Vico ("Cosenza 1" - Cosenza) ASSENTE
Gaetano Dentamaro SI
Vito Destito ("Paola 1" - Paola CS) SI
Gino Di Liberto SI
Nicola Di Pasquale ("Marsica 1" - Avezzano AQ) ASSENTE
Enzo Dia ASSENTE
Pierpaolo Donnarumma ("Mario Pannunzio" - Lucca) ASSENTE
Ruggero Fabri ("Ernesto Nathan" - Pesaro) ASSENTE
Daniele Fanchin ("Vicenza 1" - Vicenza) ASSENTE
John Fischetti SI
Mauro Fonzo ("Umbria libertaria 1" - Perugia) SI
Gabriella Forte ASSENTE
Marco Gentili ("Per la Riforma" - Trieste) SI
Cesare Giovanardi ("Per il federalismo" - Brescia) SI
Vincenzo Granata ("Don Romolo Murri" - Villaricca NA) ASSENTE
Franco Guzzardi ("Leonardo Sciascia" - Foggia) SI
Alessandra Impallazzo ("Livorno 1" - Livorno) SI
Rosario Internullo ("Gela 1" - Gela CL) ASSENTE
Alfonso Iuppa ("Foggia 1" - Foggia) SI
Giuseppe La Spina ASSENTE
Vito La Spina ("Per la rivoluzione liberale" - Alghero SS) ASSENTE
Bepi Lamedica ("Non mollare" - Treviso) SI
Gianni Laterza SI
Daniele Liberatori ("Savonese 1" - Savona) SI
Alessandro Litta Modignani ("Karl Popper" - Milano) SI
Renato Longo ("Asti referendaria 1" - Asti) SI
Lukusa Kabundi Lufuluabo ("Per i diritti degli immigrati" - RM) SI
Giulio Manfredi ASTENUTO
Ivan Maravigna ASSENTE
Ignazio Marcozzi ("Cultura antiproibizionista" - Roma) SI
Primo Mastrantoni SI
Francesco Mastroviti ("Voltaire" - Bari) SI
Filippo Mauri ("Monza e Brianza 1" - Monza MI) ASSENTE
Alessandro Merlo ("Fabian Society" - Genova) ASSENTE
Franco Messina ("Guidonia 1" - Guidonia RM) ASSENTE
Francesco Micalizzi ("Ribera 1" - Ribera AG) SI
Giuseppe Micheletta ("Per il Partito Riformatore" - Roma) SI
Monica Mischiatti SI
Pietro Moretti ("Poggibonsi 1" - Poggibonsi SI) SI
Piero Muscarà ("Lavoro e non lavoro: quali diritti" - Roma) SI
Giorgio Myallonnier ("Ernesto Rossi" - Bergamo) ASSENTE
Luca Naccarato ASTENUTO
Raffaele Niccoli ("Brindisi 1" - Brindisi) SI
Alessandro Onofri ASSENTE
Maria Veronica Orofino ("Per la libertà di commercio" - Roma) SI
Adalberto Orpelli ("Per l'ambiente urbano" - Roma) ASSENTE
Gaoussou Ouattara SI
Giorgio Pagano ASSENTE
Carmelo Palma ("Salman Rushdie" - Torino) ASTENUTO
Giovanni Parisi ("Area Flegrea 1" - Pozzuoli NA) SI
Franco Paticchio ASSENTE
Mimmo Pinto ASSENTE
Davi Poli ("Per i diritti di tutti i viventi"- Reggio E.) SI
Paolo Prosdocimo ("La Spezia 1" - La Spezia) ASSENTE
Maurizio Provenza ("Per Partito Liberale-Riformatore"-SA) ASTENUTO
Danilo Quinto SI
Paolo Radivo ASSENTE
Piercarlo Rampini ASSENTE
Vincenzo Randazzo ("Per la valorizzazione Valle dei Templi"-AG) SI
Carmelo Rapisarda ("Catania per l'Europa" - Catania) ASSENTE
Sergio Ravelli ("Per lo stato di diritto" - Cremona) ASSENTE
Beatrice Righi Parenti ("Siena 1" - Siena) ASTENUTA
Carlo Romeo SI
Emilia Rossi ASSENTE
Sergio Rovasio ("Camera dei Deputati" - Roma) SI
Domenico Runco ("Montalto Uffugo 2" - Cosenza) SI
Luigi Francesco Runco ("Montalto Uffugo 1" - Cosenza) SI
Alfredo Russo ("Venezia-Mestre 1" - Mestre VE) SI
Paola Sain SI
Roberto Sambuco ASSENTE
Massimo Saraz SI
Corrado Sassaroli ("Ancona 1" - Ancona) ASTENUTO
Francesco Scatragli ("Arezzo 1" - Arezzo) SI
Angelo Scavone ("Giustizia e Libertà" - Bologna) ASSENTE
Giancarlo Scheggi SI
Antonio Schiaretti ("Grosseto 1" - Grosseto) NO
Sebastiano Schiavon ("Padova 1 - Padova) ASSENTE
Gioacchino Scialabba ("Trapani - Marsala 1" - Marsala TP) ASSENTE
Romano Scozzafava ("Conoscere per deliberare" -Castelli romani) SI
Maria Renata Sequenzia ("Verona 1" - Verona) SI
Loris Serafini ("Modena 2" - Modena) ASSENTE
Emiliano Silvestri ("Abolizionista ed antiburocratico" - MI) SI
Rino Spampanato ("Per la grande Napoli" - Napoli) SI
Daniela Spinazzè ("Nuova Bonifica" - Latina) SI
Antonio Stango SI
Giorgio Stracquadanio SI
Umberto Tacconi ("Latina 1 per la bonifica" - Aprilia LT) SI
Luigi Tancredi ("L'Aquila 1" - L'Aquila) ASSENTE
Marco Teardo SI
Matteo Teardo ("Libertà e diritto" - Milano) SI
Laura Terni SI
Paola Testori ("Per il federalismo europeo" - Bruxelles) ASSENTE
Alessandro Tornello ("Catania centro 1" - Catania) ASSENTE
Pasquale Tria ("Sud-Est Barese 1" - Putignano BA) ASTENUTO
Carlo Triarico ("Andrea Tamburi" - Firenze) SI
Francesco Trombi ("Ada Rossi" - Parma) ASTENUTO
Patrizio Tronci ("Pistoia 1" - Pistoia) ASSENTE
Giacomo Turano ("Carlo Cattaneo" - Palermo) ASSENTE
Maurizio Turco SI
Giambattista Ubaldi ("Federalismo, regole e riforme" - BO) ASSENTE
Emilio Vesce ASSENTE
Peter Weber ("Pisa-Viareggio 1" - Pisa) ASSENTE
Mario Zamorani ("Ferrara 1" - Ferrara) ASSENTE
NOTE:
Adalgiso Amendola si è dimesso dalla carica di Segretario Nazionale. Giovanni Fasano, Salvo Centamore e Giovanni Passariello hanno fatto pervenire le loro dimissioni durante i lavori del Consiglio Generale. Mario Raffaelli è decaduto dalla carica in quanto non iscritto al Movimento.
La Segreteria ha deciso per l'incompatibilità automatica dei consiglieri eletti dal Congresso che ricoprano anche il ruolo di rappresentanti in Consiglio di un Club Pannella-Riformatori.
Tra coloro che sono subentrati in Consiglio a seguito della nomina dei Segretari Nazionali vi è anche Maria Grazia Barbieri, Presidente di un Club.
I nuovi consiglieri generali sono dunque cinque: Paolo Bisciotti, Vincenzo Masia, Enrico Merli, Roberto Merlo e Stefano Tonelli.
Il Consiglio Generale del Movimento risulta così composto da 176 membri:
1 Presidente
8 Segretari Nazionali
51 Eletti dal Congresso
116 Rappresentanti di Club Pannella-Riformatori