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Pannella Marco - 27 giugno 1995
IN OCCASIONE DEL CONFLITTO APERTO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CON IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA E CON IL PARLAMENTO (CUI COMPETONO I POTERI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO CUI SI APPELLA.)
27 giugno 1995

di Marco Pannella (dichiarazione)

SOMMARIO. Indica quali dovranno essere le riforme necessarie per trasformare concretamente la situazione politica: vero presidenzialismo, bipartitismo, federalismo. Interessante l'annotazione (in polemica con Siclari) che solo il federalismo potrà battere la mafia, perché la costringerà ad operare all'aperto.

Bruxelles - "Nella concreta situazione storico-politica italiana occorrono riforme radicali; o avremmo conservazioni gattopardesche e restaurazioni pericolose.

1) Presidenzialismo e non semi-presidenzialismo. A quest'ultimo già ci siamo. E male; senza provare il bisogno di averlo definitivamente e obbligatoriamente. Grazie ad esso, grazie a "come" il Presidente Scalfaro interpreta le sue funzioni e le sue prerogative. Egli è già intervenuto in modo determinante a imporre un "suo" corso alla politica italiana: impedendo il Ciampi-bis, la prima volta; impedendo il ricorso alle urne, a marzo; e, ora, inchiodando l'Italia ad una sorta di Stato etico-amministrativo, corporativista-giudiziario-neodemocristiano. Comincio a nutrire seri dubbi che la Costituzione sia da lui rispettata. Un Presidente siffatto non può continuare ad essere infatti sul piano tecnico, assolutamente irresponsabile, oltre che incontrollabile.

2) Bi o tri-partitismo, e non bi o tri-polarismo. Cioè uninominale-maggioritario ad un turno, e non a due turni. E' infatti urgente intervenire chirurgicamente contro il tumore partitocratico dello Stato delle fazioni e delle etnie ideologiche (che fioriscono, ovviamente, proprio nel vuoto delle "ideologie", cioè della cultura e degli ideali). Occorrono Partiti del Sindaco, del Governatore della Regione, del Presidente, e non piu' Sindaci, Governatori, Presidenti dei Partiti. Con l'alternativa tendenziale e prossima di due o tre partiti: uno riformatore-liberale, ed un altro conservatore-populista. Avevamo visto piu' giusto di quanto non pensassimo: siamo, ormai, e per ora, a oltre venti partiti. Basta con i Partiti: Via! In nome di quelli della democrazia e della alternativa (non della sola alternanza).

3) Federalismo "americano", con il massimo di autonomia alle Regioni-Stato. Anche per i motivi evocati da Siclari. La mafia, infatti, sarà battuta solamente quando la cultura e lo sviluppo locali - così secondati - la costringeranno a scendere allo scoperto, e a mostrare la sua vocazione assolutamente criminale, e non altro".

 
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