CORRIERE DELLA SERA, 28 agosto 1995SOMMARIO. Due opinioni, ovviamente contrarie sia pure da sponde diverse, ma con argomentazioni non troppo dissimili,, in merito all'iiziativa di marco Pannella sulla legalizzazione della droga.
1) Berlinguer: "Show offensivo. La legge va certamente rivista ma quel gesto umilia la povera gente". Il presidente dei deputati progressisti: arresto comunque ingiusto
Intervista a Luigi Berlinguer
di Paola Di Caro
Roma- No agli arresti per i "poveri ragazzi fermati con una piccola quantità di droga", ma no anche agli show, a "casi montati ad arte per far parlare di se". Luigi Berlinguer, presidente dei deputati progressisti, ce l'ha con Marco Pannella, finito agli arresti domiciliari per aver tentato di distribuire hashish come atto provocatorio contro la legge che punisce l'uso di stupefacenti:"Col suo gesto - dice - ha offeso migliaia di povera gente che continua a passare guai per un sistema sbagliato".
Onorevole Berlinguer, lei è contrario all'arresto in casi come quello che ha visto coinvolto il leader dei riformatoti?
"Certamente, l'arresto è ingiusto, perchè non si può continuare a pretendere di ridolvere il problema di tale drammaticità con il carcere. Anzi, se le galere sono superaffollate è anche per colpa di una legge ingiusta, che fu voluta da Craxi e contro la quale noi ci battemmo alla morte. Una legge punitiva e sbagliata che non risolve niente".
Se è contrario all'arresto per la cessione di sostanze stupefacenti anche se per modica quantità, sarà d'accordo con l'iniziativa di sensibilizzazione portata avanti da Pannella.
"Niente affatto. Non mi piace questa "moda" di montare casi mettendo a fuoco la situazione particolare di alcuni personaggi noti coinvolti in vicende giudiziarie e trascurando le tante personi comuni che soffrono per vicende analoghe".
Ma non pensa che Pannella si sia messo nei guai proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che coinvolge tanti comuni cittadini di cui non si parla?
"Non credo proprio. Penso che Pannella si sia dato tanto da fare solo per pubblicizzare i suoi referendum. E questi referendum, poi... Basta con l'abuso di uno strumento tanto democratico e importante. ma la migliore risposta a Pannella su questo tema dei referendum l'ha data Cuore, proponendo quei quesiti assurdi".
Torniamo alla legge sugli stupefacenti. Come può essere cambiata?
"E' un discorso da affrontare seriamente, ma certo va abolito l'uso del carcere contro i piccoli consumatori. Il problema sono i grandi spacciatori, no i disgraziati, le vittime".
Lei è favorevole alla liberalizzazione delle drogheleggere? Il suo compagno di partito, Walter Veltroni, ha detto che l'Ulivo, dovrebbe battersi per la legalizzazione.
"Ritengo ragionevoli le parole di Veltroni e d'altra parte sono molte le voci autorevoli che mettono in luce gli aspetti positivi di una eventuale legalizzazione. Però questo tema va prima discusso all'interno dell'Ulivo".
Vuol dire che l'uscita di Veltroni è stata intempestiva?
"No, però è meglio che su un argomento così delicato ci si confronti all'interno del centro-sinistra e si prenda una posizione comune. Anche perchè, se si vuole davvero varare una nuova legge, bisogna avere solida maggioranza".
La riscrittura della legge sulla sulla droga è considerata una priorità per voi del centro-sinistra?
"Dipende dal tempo di durata della legislatura. Se sarà breve, l'unica vera priorità sarà la Finanziaria, se sarà più lunga invece è un tema da affrontare. Lo ripeto, ciò che è odioso è la carcerazione per i poveri cristi, che purtroppo è prevista in Italia in molte ipotesi di reato anche quando non sarebbe certamente necessario".
Ma le leggi le vota il Parlamento, dunque le votate voi.
"E infatti che ha sbagliato è il Parlamento, in molti casi. Nel caso di questa legge noi non abbiamo niente da rimproverarci, perchè siamo stati coerenti: contrari allora, contrari oggi. Sul resto, il cammino da fare è ancora tanto. Ed è inutile prendersela con i magistrati che non fanno altro che applicare le leggi esistenti. Il carcere facile non è degno di una paese civile".
2) La Russa: lui è onesto, noi contrari
Intervista a Ignazio La Russa deputato di AN.
Di Corrado Ruggeri
Roma- "Non gli sembrerà vero: Pannella agli arresti domiciliari, sarà l'uomo più felice del mondo", ironizza Ignazio La Russa, deputato di Alleanza nazionale e vice presidente della Camera.
D: In realtà si era augurato di riuscire a finire in carcere.
R: Credo che gli arresti domiciliari, specie se di breve durata, siano il massimo che poteva aspettarsi: anche perchè danno all'avvenimento una notorietà eccezionale con il minimo del fastidio.
D: Un clamorosa gesto di furbizia?
R: Conosco Pannella da molto tempo e gli devo riconoscere innanzitutto una grande onestà e coerenza intellettuale e poi, lui ha questo modo di fare. Quando crede in una causa, giusta o sbagliata che sia, ci si getta con tutta l'anima: e allora, considerando che questiona sulla droghe leggere da vent'anni, o si è sempre creduto alla sua buona fede, oppure no.
D: Lei come la pensa?
R: Lascio giudicare agli altri. Di certo noi di Alleanza nazionale siamo culturalmente contrari alla sua impostazione, perchè riteniamo che per opporsi alla tossicodipendenza ci si debba comportare in modo diverso. Proprio sabato sono stato a San Patrignano, per portare la mia personale solidarietà, e quella del partito, a Vincenzo Muccioli.
D: Lo ha incontrato?
R: Abbiamo visto la moglie e ci ha detto che Vincenzo era molto stanco. D'altronde negli ultimi anni ha preso soltanto quattro giorni di vacanza e ora deve combattere anche contro le conseguenze psicologiche delle campagne che hanno orchestrato per danneggiare lui e la sua comunità.
D: Si dice che sia malato.
R: Non l'ho visto, e dunque non posso rispondere. La moglie però ci ha assicurato che per i medici non c'è nulla di organico, anche se probabilmente, oltre a una profonda stanchezza, c'è anche un po' di depressione. E non mi stupirei se fosse così, dopo il processo e tutto il resto. Ma proprio visitando la comunità abbiamo incontrato giovani che ci hanno raccontato le loro esperienze e molti sono arrivati a situazioni drammatiche partendo dalle droghe leggere. Non credo a Pannella: per me, fumare uno spinello non è come fumare una sigaretta.
D: Restate contrari a qualunque tipo di liberalizzazione?
R: Si. Oltre alla disputa decennale sul fatto che le droghe leggere creino o no assuefazione, noi siamo fermamente convinti che rappresentanoil primo passo verso le droghe che uccidono. Quando si vuole veramente combattere la iattura delle droghe, non si possono fare distinzioni, non si possono stabilire gradini, ne concedere spazi all'iniziazione dei ragazzi. Vediamo come un danno grave ogni tentativo di liberalizzazione.
D: Una divisione così profonda su tema cosi importante non rischia di creare qualche contrasto con chi è vostro alleato all'interno del Polo?
R: Un contrasto di prospettiva politica assolutamente no, perchè abbiamo sempre saputo, su questo punto, di pensarla in modo completamente diverso. Per quello che riguarda An, abbiamo sempre sbandierato questa posizione, sulla quale non crediamo di doverci correggere. se si dovesse arrivare a un voto in Parlameno, nessuno scandalo: è previsto che voteremmo in maniera diversa.