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Pannella Marco - 30 agosto 1995
DI FRONTE ALLA RICOSTITUZIONE DEL PARTITO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA GIA' REALIZZATA NEI FATTI DA BIANCO, CASINI E BUTTIGLIONE, CON O SENZA BERLUSCONI, E SENZA PRODI DI SICURO, OCCORRE REALIZZARE L'ALTERNATIVA LIBERALE, LIBERISTA, LIBERTARIA, FEDERALISTA, DEMOCRATICA, AMBIENTALISTA. SIAMO PRESENTI E ATTIVI PER QUESTO.
30 agosto 1995

di Marco Pannella (dichiaraz.)

SOMMARIO. Scegliendo i temi del liberalismo Berlusconi ha ottenuto la grande vittoria del 1994. Oggi sembra dimenticarla, e questo significa di fatto la fine della sua leadership. Torneranno a vincere i neo-vecchi DC. Rimarremo solo noi, i Riformatori, a segnare la via del liberalismo italiano.

Noi abbiamo condiviso, poiché erano da sempre nostri, e spesso esclusivamente nostri, i temi, gli obiettivi, gli impegni liberali, liberisti, libertari, democratici, riformatori che hanno poi dato a Silvio Berlusconi la possibilità di vincere le vecchie proposte politiche di potere che i progressisti gli opponevano.

Da quando quelle proposte politiche sono scomparse, o non si sono tradotte in fatti, in realizzazioni e - al loro posto - sono venuti comparendo i dcini e poi perfino l'autore vanaglorioso del ribaltone, Buttiglione, e gli "avanti-indré" del Polo, Berlusconi è stato l'ombra di se stesso. Abbiamo cercato di aiutarlo e di sospingerlo a tornare ad avere un rapporto diretto con il paese, e di farlo uscire dalla palude neo-vetero-partitocratica nella quale si è impantanata.

Così, raggiungendo il "progressismo" nostalgico dei rapporti PCI-DC, anche il defunto Polo ha finito per esser coinvolto nella democristianizzazione del paese, della quale sempre più TG1 - con i suoi Vespa e i suoi contenitori di "rete" - è testimonianza e concausa.

Se queste condizioni si confermano - e non riuscissimo a modificarle - non resta che attendersi la fusione del PPI, CCD, CDU per ricostituzione del partito della democrazia cristiana italiana; magari sotto l'egida di Prodi o di qualche altro campione del rinnovamento come lui. In questo contesto non è certo dai soli postcomunisti o postfascisti che potrebbe nascere quella alternativa (e non sola alternanza) che è necessaria alla sperata democrazia italiana.

E noi siamo pronti, con Berlusconi o senza, a rappresentare la spinta per l'alternativa liberale, liberista, libertaria, democratica e federalista del nostro paese."

 
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