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Bandinelli Angiolo - 31 agosto 1995
PANNELLA "ABUSIVO"
La Questura sequestra copie del giornale del Club

31 agosto 1995

IL GAZZETTINO

SOMMARIO. Cronaca delle vicende relative alla campagna di disobbedienza civile sulla questione dell'Ordine dei giornalisti, con la denuncia fatta dal Presidente dell'OdG del lazio, il procedimento a carico del direttore de "L'Opinione", il sequestro del giornale "Risorgimento Liberale e Referendario",

Roma - NOSTRA REDAZIONE

Per la seconda volta in pochi giorni, dopo la provocazione sulle droghe leggere, i riformatori di Pannella attirano l'attenzione della polizia. Ieri un funzionario della Questura di Roma ha sequestrato alcune copie dei primi due numeri di "Risorgimento liberale e referendario", foglio affidato dai Club Pannella ad un direttore responsabile non giornalista, il tesoriere del movimento, Vittorio Pezzuto.

Il secondo numero è stato pubblicato ieri anche come "retrocopertina" dell'"Opinione", di Arturo Diaconale. Scopo della pubblicazione clandestina era propagandare il referendum per l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti.

Ma il presidente dell'Ordine del Lazio e del Molise, Bruno Tucci, non ha gradito. Ed è subito scattata la denuncia.

Pezzuto, il "direttore" abusivo spera in un processo "che si trasformi in un vero e proprio atto d'accusa per questa reliquia corporativa del regime".

L'Ordine dei giornalisti. Tucci ha sollecitato l'intervento della Procura con una telefonata al procuratore aggiunto Ettore Torri, visto che i magistrati non avevano ricevuto l'autodenuncia dei riformatori.

Un capitolo a parte è aperto dalla pubblicazione del foglio pannelliano sull'"Opinione", quotidiano vicinissimo al Polo. "Ho chiamato Diaconale - spiega Tucci - per chiedergli come mai avesse deciso di aderire a questa iniziativa e mi ha risposto di essere sempre stato contro l'Ordine perché ormai è una istituzione anacronistica".

Il direttore dell'"Opinione" rischia l'apertura di un procedimento disciplinare. Ma gli "abusivi" non si lasciano impressionare. "Dal 1963 - dice una nota dei riformatori - i radicali non hanno cessato un solo momento di denunciare l'incostituzionalità dell'Ordine". Anche in Parlamento giace una proposta di legge per l'abolizione del'Ordine, di cui sono primi firmatari il forzista Lucio Leonardelli e il riformatore Marco Taradash. Quest'ultimo invita Tucci a dimettersi per l'"atto autoritario ed illegittimo".

A.B.

 
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