RISOLUZIONE B3-1047/92
Risoluzione sulle condanne a morte di cittadini croati a Belgrado
Il Parlamento europeo,
A.profondamente preoccupato per le sentenze pronunciate il 26 giugno dal tribunale militare di Belgrado nell'ambito di un processo intentato contravvenendo al diritto internazionale, contro soldati croati, difensori di Vukovar, con cui sono stati condannati a morte i soldati Martin Sabljic, Zoran Supos e Nikola Cibaric e a pesanti pene detentive i soldati Bartol Domazet, Jure Marusic, Slavko Madarevic e Ante Vrankovic,
B.indignato per il fatto che queste cosiddette sentenze sono state pronunciate, in violazione del diritto internazionale, contro prigionieri di guerra che in nome della repubblica di Croazia - riconosciuta legalmente - difendevano la città di Vukovar che in base al diritto internazionale appartiene alla Croazia,
C.informato dell'appello lanciato dall'Helsinki Watch,
D.considerando che si nutre il sospetto che i prigionieri siano stati torturati dal cosiddetto esercito jugoslavo per estorcere loro una confessione,
1.condanna vivamente il comportamento del cosiddetto esercito jugoslavo, che agisce in netto contrasto con il diritto internazionale;
2.rivolge un pressante appello alla Cooperazione politica europea affinché esprimano tempestivamente le più vibrate proteste al governo serbo e incarichino i rappresentanti della Comunità che operano nell'ex Jugoslavia di avvertire le autorità serbe che in caso di ulteriori processi illegali e soprattutto di esecuzione delle condanne a morte la Comunità risponderà con sanzioni più severe;
3.ricorda alle autorità serbe e montenegrine che in base al diritto internazionale crimini di guerra come questi vengono puniti duramente;
4.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Cooperazione politica europea, alle rappresentanze della Comunità che operano sul territorio dell'ex Jugoslavia nonché ai governi di Serbia e Montenegro.