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E.Zamparutti - 31 gennaio 1996
INTERPELLANZA SU MORATORIA

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro degli Affari Esteri per sapere- premesso che:

nel 1994 il Governo italiano, adempiendo a quanto richiesto da una mozione parlamentare adottata all'unanimità, aveva avanzato all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite una richiesta di moratoria universale delle esecuzioni capitali che fu poi respinta per soli 8 voti;

il Parlamento italiano ha rinnovato, sempre in modo unanime, in data 1 agosto 1995 l'impegno del Governo a presentare, una volta accertata la possibilità di conseguire un ampio consenso di voti rispetto a quello ottenuto alla 49· sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a favore della proposta italiana di moratoria delle esecuzioni capitali, la messa all'ordine del giorno anche della prossima seduta dell'Assemblea Generale stessa, entro la scadenza annuale del 20 agosto, di un punto riguardante la pena di morte, adoperandosi affinché analoga richiesta sia contemporaneamente avanzata anche da altri Paesi e a fare tutto il possibile perché l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotti una risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali come passo immediato e necessario al fine di assicurare entro il 2000 l'affermarsi in tutto il mondo del diritto di ogni essere umano a non essere ucciso a seguito di una sentenza o misura;

il Parlamento ha ribadito in una mozione approvata il 7 dicembre 1995, l'impegno del Governo ad operare perchè l'Assemlea delle Nazioni Unite decida l'istituzione del Tribunale penale permanenete sui crimini contro l'umanità e la moratoria internazionale delle esecuzioni capitali in modo da assicurare nel primo semestre del 1996 una presidenza dell'Unione europea capace di avviare proficuamente i lavori della Conferenza intergovernativa e di compiere atti di politica estera che diano visibilità e autorevolezza all'Unione nel sistema internazionale;

numerosi Paesi, anche a ordinamento democratico, continuano ad applicare la pena di morte in circostanze escluse da convenzioni internazionali sui diritti umani (minore età o malattie mentali) e che si assiste ad una recrudesceza delle condanne a morte;

sono in preparazione quest'anno iniziative in più Parlamenti ed una più vasta mobilitazione internazionale riferite a una nuova scadenza alle Nazioni Unite sugli stessi obiettivi della moratoria promosse dall'associazione "Nessuno tocchi Caino" e che hanno finora ottenuto una risoluzione del Parlamento europeo del 14 giugno 1995 che invita gli Stati membri dell'Unione europea a sostenere in seno all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l'introduzione di una moratoria universale delle esecuzioni capitali quale primo passo verso la loro abolizione totale e un'altra analoga risoluzione è stata adottata nel dicembre 1995 dal Parlamento latino americano;

dalle organizzazioni sovranazionali europee stanno venendo segnali positivi in tema di abolizione e di sospensione di esecuzioni capitali come dimostra la risoluzione dell'Assemblea del Consiglio d'Europa del 4 ottobre 1994 che condizionava l'accesso al Consiglio d'Europa alla firma del 6· Protocollo alla Convenzione europea sui diritti umani e che è stata alla base dell'abolizione della pena di morte in Moldova e alla moratoria in Ucraina e come conferma la recente decisione dell'Assemblea del Consiglio d'Europa del 25 gennaio 1996 di condizionare l'accesso della Russia al Consiglio d'Europa all'adozione di una moratoria dal momento dell'ingresso fino ad un anno termine entro il quale la Russia deve sottoscrivere il 6· Protocollo alla Convenzione europea sui diritti umani;

nel discorso di presentazione del semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea non è stato fatto alcun riferimento all'impegno assunto dal governo nei confronti del Parlamento per operare al fine di chiedere alla prossima Assemblea generale delle nazioni Unite l'istituzione del tribunale penale peramenete e la moratoria delle eseczuioni capitli-:

quali provvedimenti intende adottare per una concreta attuazione degli impegni presi in sede parlamentare in merito alla moratoria per l'abolizione della pena di morte e, inoltre, per verificare la possibilità di una posizione comune da parte di tutti i Paesi aderenti all'Unione europea in relazione all'abolizione della pena di morte, garantendo al proposito un'azione più incisiva avendo assunto l'Italia la Presidenza dell'Unione europea.

(2-00867) 31 gennaio 1996 "Leonardelli-Forza Italia"

 
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