Il Parlamento europeo,
A. condannando l'assassinio di Rajiv Gandhi e di molti altri candidati ed elettori durante la campagna elettorale in corso nella più grande democrazia del mondo,
B. considerando che negli ultimi anni l'India ha dovuto far fronte all'aumento della violenza, in un contesto di grande povertà che ha condotto il paese a una spirale sanguinosa di nazionalismi locali, di conflitti di casta e di intransigenza religiosa,
C. considerando la volontà dei successivi governi (tutti eletti democraticamente) di preservare l'unione democratica e laica dei 25 Stati indiani di fronte a tali conflitti nonché la comune determinazione esistente in India di costruire un paese moderno, stabile, tollerante e pluralistico, impegnato in una politica di sviluppo,
1. condanna l'assassinio di Rajiv Gandhi e ogni forma di terrorismo e di violenza politica;
2. esprime la propria solidarietà alla famiglia Gandhi, già duramente provata, e al popolo indiano, augurandosi che questa tragedia non provochi violenze ancora più gravi;
3. deplora che gli assassinî e gli attentati terroristici siano considerati un mezzo di espressione da numerosi estremisti, che danneggiano in questo modo la loro causa;
4. si compiace per la volontà del governo indiano di tenere ugualmente le elezioni nonostante questa difficile situazione;
5. auspica che l'India torni a costumi politici di tolleranza religiosa, di democrazia e di non violenza, fondati sull'esempio fornito dal Mahatma Gandhi e confida sulla maturità del paese per sventare qualsiasi tentativo di destabilizzazione;
6. rivolge un appello a tutti i partiti politici indiani affinchè si astengano da qualsiasi forma di "comunalismo" e di "castismo" e promuovano invece una società multiculturale e pluralistica, e chiede alla Cooperazione politica europea di esercitare la sua influenza per rafforzare la democrazia e il pluralismo di fronte all'estremismo e alle violazioni dei diritti dell'uomo;
7. giudica essenziale, per la pace e la sicurezza nelle relazioni internazionali, che l'India pervenga a un equilibrio politico mediante elezioni libere e democratiche;
8. ritiene che i problemi dell'India non possano essere risolti se non si incentiverà la lotta contro il sottosviluppo e che la Comunità europea debba contribuire allo sviluppo dell'India, intensificando i suoi rapporti di cooperazione in tutti i settori, aiutando in questo modo l'India a superare i gravi problemi economici e sociali che l'affliggono e garantendovi così l'avvenire della democrazia;
9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, alla Cooperazione politica e al Governo indiano.