Il Parlamento europeo,
A. considerando la grave crisi politica ed economica che l'Albania sta attraversando, nella transizione dal passato regime dittatoriale a una difficile e ancora poco solida democrazia,
B. prendendo atto dello sciopero generale protrattosi da giovedì 16 maggio a martedì 4 giugno 1991,
C. prendendo atto altresì dello sciopero della fame proclamato da centinaia di lavoratori, in particolare da un gruppo di scioperanti che si trovano all'interno della miniera VALIAS,
D. rallegrandosi dell'accordo intervenuto tra maggioranza e opposizioni, con cui si è posto fine allo sciopero generale che ha paralizzato il paese per tre settimane e che è stato accompagnato da violenti scontri,
E. considerando la designazione in Albania di Yeli Bufi a capo di un governo di unione nazionale incaricato di preparare nuove elezioni,
F. considerando l'elevato numero di giovani che continua ad abbandonare il paese dirigendosi soprattutto verso l'Italia,
G. richiamandosi alle sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Albania e sui rapporti tra la CE e l'Albania, convinto della grande importanza che tale paese riveste per l'Europa e ricordando le sue considerazioni più volte ribadite sulla necessità di adoperarsi in ogni modo per garantire la democrazia nonché il rispetto dei diritti dell'uomo in Albania,
1. sostiene lo sforzo di pacificazione del paese mediante la creazione di un governo cui partecipano i rappresentanti dei vari partiti e dei sindacati indipendenti;
2. appoggia calorosamente gli sforzi per garantire un più alto livello di vita e i presupposti fondamentali dei diritti sindacali e della democrazia;
3. si compiace con l'Unione dei sindacati indipendenti per l'atteggiamento responsabile assunto garantendo gli approvvigionamenti alimentari e l'assistenza sanitaria durante lo sciopero generale che ha paralizzato l'intero paese;
4. chiede alla Commissione e al Consiglio di varare senza indugio un programma di aiuti d'urgenza, anche attraverso l'opera dell'ONU, nonché di assistenza e cooperazione di più lungo periodo per aiutare l'Albania a superare l'attuale grave crisi e per avviare riforme efficaci;
5. chiede che il "G 24" estenda all'Albania - come è stato fatto nei confronti della Romania e della Bulgaria - il "programma PHARE";
6. ricorda tuttavia alla Commissione che la concessione di aiuti economici va subordinata all'esistenza a Tirana di un governo sinceramente impegnato in una politica di democratizzazione e disposto ad ascoltare le richieste della popolazione;
7. ribadisce il suo appoggio alla proposta di ammettere l'Albania quale membro effettivo nell'ambito della CSCE;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e alla Cooperazione politica europea, ai governi degli Stati membri, al Consiglio d'Europa, nonché al parlamento e al governo dell'Albania.