Il Parlamento europeo,
A. ricordando il massacro di piazza Tien-An-Men di due anni orsono, che ha causato la morte di varie centinaia di persone,
B. viste le relazioni sulle pesanti pene inflitte ai giovani che hanno espresso liberamente la loro opinione e considerando che il numero di persone condannate a morte e giustiziate negli ultimi dodici mesi è aumentato, giungendo al livello annuo più alto dal 1983, con un aumento parallelo del numero di crimini puniti con la pena di morte,
1. si preoccupa della riabilitazione politica ed economica in corso delle autorità cinesi, nell'oblio delle violazioni dei diritti dell'uomo di cui si sono rese responsabili, e chiede di rivedere la revoca delle sanzioni nei confronti della Cina, decise a seguito del massacro di piazza Tien-An-Men nel giugno 1989;
2. invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a fare presente, in occasione di tutti i loro contatti con la Repubblica popolare cinese, le violazioni dei diritti umani e a decidere le misure necessarie alla loro affermazione;
3. invita la Repubblica popolare cinese
- in quanto membro delle Nazioni Unite, a conformarsi al disposto della Carta delle Nazioni Unite sui diritti dell'uomo,
- a ripristinare i diritti alla libertà di riunione, di opinione e di informazione;
- ad astenersi da ogni azione militare contro i dimostranti;
4. chiede alle autorità della Repubblica popolare cinese di garantire a tutti i detenuti accusati di un delitto per il quale è prevista la pena di morte un processo equo davanti a un tribunale indipendente, imparziale e competente, nonché la tutela di tutti i diritti dell'accusato nelle varie fasi del procedimento giudiziario, secondo le norme internazionali;
5. chiede al governo cinese di permettere a commissioni composte di organizzazioni internazionali di difesa dei diritti dell'uomo di indagare sulle accuse di violazione dei diritti dell'uomo;
6. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, alla Cooperazione politica europea e al governo della Repubblica popolare di Cina;