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Parlamento Europeo - 11 luglio 1991
ASSASSINII IN BRASILE DI BAMBINI DELLA STRADA

(Risoluzione comune sui docc. B 3-1144, 1165, 1179 e 1182/91)

Il Parlamento europeo,

A. considerando la tremenda situazione di milioni di bambini e di adolescenti senza famiglia e senza casa che vivono nelle strade delle grandi città del Brasile, la quale ha portato alla morte violenta di circa 4.000 di loro nell'ultimo anno,

B. considerando che su questa fascia della popolazione urbana vengono ogni giorno commesse sevizie e torture e si succedono gli assassinî di presunti delinquenti infantili, senza che l'intervento delle autorità si traduca in atti miranti a prevenire, indagare o punire gli autori di queste violazioni dei diritti umani,

C. allarmato per il fatto che le autorità brasiliane non hanno fermamente smentito il presunto coinvolgimento di taluni funzionari nelle attività dei cosiddetti "squadroni della morte",

D. considerando che in alcuni casi le testimonianze dei bambini su tali reati hanno comportato ulteriori violenze nei loro confronti,

E. constatando che i collaboratori di organizzazioni che si adoperano per migliorare la sorte di questi bambini sono anch'essi esposti alla violenza, il che ne compromette l'operato,

F. sottolineando le gravi carenze mostrate in materia dal governo brasiliano, che non riesce a combattere queste flagranti violazioni dei diritti umani né a punirne i responsabili,

G. preoccupato per la gravità del problema dei bambini nel mondo, 100 milioni circa dei quali vivono nelle strade, 155 milioni, di età inferiore ai cinque anni, vivono nella più assoluta indigenza, più di 100 milioni, almeno 60 dei quali bambine, non hanno accesso all'insegnamento elementare e 14 milioni di ambo i sessi muoiono annualmente di malattie ben note e di denutrizione,

H. considerando le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia,

I. rilevando che con la Dichiarazione sui diritti dell'uomo del 30 giugno 1991 il Consiglio europeo ha invocato una maggiore sensibilità per i problemi delle categorie più vulnerabili della popolazione, per esempio i bambini, le donne, gli anziani, gli immigrati e i profughi,

1. esprime la propria indignazione per le violenze esercitate in Brasile sui bambini della strada e per l'apparente indifferenza che le autorità brasiliane mostrano in merito a tale problema;

2. chiede al governo brasiliano di accertare la veridicità delle notizie secondo cui nelle strade di numerose grandi città del paese gruppi organizzati aggrediscono e uccidono deliberatamente i bambini, mentre le autorità dovrebbero impegnarsi maggiormente a combattere queste pratiche;

3. invita il Consiglio, in occasione dei suoi contatti con le autorità brasiliane, ad attirare la loro attenzione sui riflessi negativi che il persistere di tali violazioni dei diritti umani potrebbe avere sulle relazioni tra la Comunità europea e il Brasile;

4. invita la Commissione a studiare in qual modo la Comunità potrebbe contribuire al miglioramento della sorte dei sette milioni di bambini della strada in Brasile e in qual modo essa pensi di far ricorso, in caso di persistenti violazioni dei diritti di questi bambini, al principio di "condizionalità" nelle sue relazioni economiche col Brasile;

5. invita la Commissione a mettersi in contatto con il Comitato di esperti creato dalla Convenzione dell'ONU e gli organismi internazionali, quali l'UNICEF, l'O.I.L. e l'UNESCO, per fornire un aiuto adeguato alla situazione e ai bisogni, quali saranno stabiliti di comune accordo, e invita pressantemente la Commissione a varare un piano di aiuti con una congrua dotazione finanziaria per aiutare gli Stati interessati a garantire la sopravvivenza dei bambini della strada;

6. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, ad Amnesty International, al Segretario generale delle Nazioni Unite e al governo del Brasile.

 
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