Il Parlamento europeo,
A. profondamente preoccupato per la recente ondata di rapimenti da parte di gruppi militanti del Kashmir, di cui sono stati vittima fra l'altro due ingegneri svedesi che lavorano a un progetto idroelettrico, sei turisti israeliani e una turista olandese, nonché alcuni civili indiani che lavorano nel Kashmir per la Indian Oil Corporation e la Life Insurance Corporation,
B. osservando che uno dei prigionieri stranieri è stato ucciso mentre tutti gli altri sono fuggiti o sono stati liberati e che alcuni degli ostaggi indiani sono tuttora nelle mani dei rapitori mentre altri sono stati brutalmente uccisi,
1. condanna questi rapimenti e le altre azioni terroristiche perpetrate da taluni gruppi militanti del Kashmir;
2. rileva che da quando è scoppiata la violenza nel Kashmir nel dicembre 1989 sono stati circa 2900 i morti fra le forze di sicurezza indiane, i diversi gruppi militanti e i civili non combattenti;
3. chiede l'immediata liberazione di tutte le persone ancora tenute in ostaggio dai gruppi militanti del Kashmir;
4. esorta i governi dell'India e del Pakistan a intensificare il dialogo sulla "questione Kashmir" in uno spirito di compromesso costruttivo e a garantire il rispetto dei diritti umani;
5. invita la Commissione e la Cooperazione politica a usare i loro buoni uffici per contribuire alla soluzione dell'annoso conflitto del Kashmir;
6. incarica il suo Presidente di trasmettere le presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla Cooperazione politica europea e ai governi dell'India e del Pakistan.