Il Parlamento europeo,
A. considerando l'adozione, in Pakistan, di una legge che introduce la "Sharia" (legge islamica) quale parte integrante dell'ordinamento giuridico di questo paese,
B. considerando che la "legge islamica" rischia di avere un carattere sovracostituzionale in quanto porta a una progressiva islamizzazione del sistema giuridico e riconosce ampi poteri interpretativi ai giureconsulti islamici (Ulema),
C. considerando che la legge islamica prevede delle pene considerate a livello internazionale come torture,
D. considerando che in Pakistan vivono consistenti minoranze cristiane e induiste,
E. facendo eco alle inquietudini manifestate da varie organizzazioni pakistane, in particolare da organizzazioni femminili, come anche alle posizioni espresse dalla Conferenza episcopale cattolica e dalle Chiese cristiane,
F. considerando gli effetti negativi che l'applicazione di questa legge rischia di avere sulle rappresentazioni artistiche e culturali, in particolare, sulle arti figurative,
G. prendendo nota delle assicurazioni fornite alle minoranze dal primo ministro pakistano, secondo cui i loro diritti (compresi la libertà di religione e la parità di possibilità) continueranno a essere totalmente protetti,
H. considerando i suoi sentimenti di amicizia nei confronti del Pakistan e il suo attaccamento alla convivenza armoniosa di tutte le fedi religiose in un clima di tolleranza, di democrazia e di rispetto dei diritti dell'uomo,
1. esprime la sua profonda preoccupazione per l'introduzione della "legge islamica" e per gli effetti che essa può avere sulle minoranze, sui diritti umani, in particolare su quelli delle donne, e sul futuro democratico del Pakistan come anche sulla posizione di questo paese nella società internazionale;
2. rivolge un rispettoso e fermo appello alle autorità pakistane, in particolare all'Assemblea nazionale, affinché facciano tutto quanto ancora in loro potere per rivedere la decisione presa in merito all'introduzione della "Sharia" nel loro ordinamento;
3. esprime l'auspicio che, qualora dovesse in ogni caso essere introdotta, la legge islamica continui a proteggere i diritti delle minoranze;
4. invita la Commissione e la Cooperazione politica europea a farsi interpreti presso le autorità pakistane delle inquietudini sopra manifestate;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, alla Cooperazione politica europea e al governo del Pakistan.