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Parlamento Europeo - 10 settembre 1991
Relazioni culturali della Comunità europea con i paesi dell'Europa centro-orientale

Il Parlamento europeo,

- vista la proposta di risoluzione presentata dalla on. Maibaum e altri sulle relazioni culturali della CE con i paesi dell'Europa dell'Est (B3-653/90),

- vista la comunicazione della Commissione sullo sviluppo delle relazioni tra la Comunità e i paesi dell'Europa centrale e orientale SEC(90) 717 ,

- viste la comunicazione della Commissione sugli accordi di associazione con i paesi dell'Europa centrale e orientale - profilo generale COM(90) 398 - nonchè la propria risoluzione in materia del 18 aprile 1991 G.U. n. C 129 del 20.5.1991, pag. 142,

- vista la decisione 90/233/CEE del Consiglio che istituisce un programma di mobilità transeuropea per gli studi universitari (TEMPUS) G.U. n. L 131 del 23.5.1990, pag. 21,

- visto il regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio che istituisce una Fondazione europea per la formazione professionale G.U. n. L 131 del 23.5.1990, pag. 1,

- visto il suo parere del 23 novembre 1990 sulla proposta di decisione del Consiglio concernente un programma d'azione volto a promuovere lo sviluppo dell'industria audiovisiva europea "MEDIA" (1991-1995) G.U. n. C 324 del 24.12.1990, pag. 411,

- vista la comunicazione della Commissione sul rilancio dell'azione comunitaria nel settore culturale COM(87) 603 nonchè la propria risoluzione in merito del 17 febbraio 1989 G.U. n. C 69 del 20.03.1989, pag. 168 ,

- viste le sue risoluzioni sull'istituzione di una Fondazione europea per gli studi sull'Europa orientale G.U. n. C 283 del 10.11.1986, pag. 13, e G.U. n. C 187 del 18.7.1988, pag. 213,

- vista la sua risoluzione del 22 novembre 1990 sulle Conferenze intergovernative nel contesto della strategia del Parlamento in vista dell'Unione europea G.U. n. C 324 del 24.12.1990, pag. 219, in particolare visto l'inserimento del settore della cultura all'articolo 117 del Trattato CEE,

- vista la sua risoluzione del 10 luglio 1990 sulla cooperazione scientifica e tecnologica tra la Comunità europea e i restanti paesi europei: aspetti connessi con la cooperazione con i paesi dell'Europa centro-orientale G.U. n. C 231 del 17.9.1990, pag. 37,

- tenuto conto della Convenzione europea sulla cultura del Consiglio d'Europa cui la Comunità europea non ha ancora aderito,

- vista la Carta di Parigi approvata dalla CSCE durante il Vertice del novembre 1990, nella quale si sottolinea la necessità che gli Stati partecipanti cooperino fra loro nei settori della cultura e dell'istruzione,

- tenuto conto della dichiarazione del Consiglio europeo di Roma del dicembre 1990 relativa alla dimensione culturale,

- visti la relazione della commissione per la gioventù, la cultura, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport e il parere della commissione per i bilanci (A3-201/91),

A. riconoscendo il contributo economico e finanziario fornito ai paesi dell'Europa centro-orientale dalla Comunità, soprattutto nell'ambito del programma PHARE, così come dal gruppo dei 24 paesi industrializzati dell'Occidente, nonchè, attraverso accordi bilaterali, dai singoli Stati che lo compongono,

B. considerando che le nuove forme di cooperazione non debbono limitarsi all'ambito politico ed economico ma essere accompagnate dalla collaborazione anche nel settore della cultura,

C. esprimendo la convinzione che l'introduzione della democrazia, del pluralismo e dello stato di diritto, il rispetto dei diritti dell'uomo e l'avvio di riforme volte a sviluppare un'economia di mercato che tenga conto delle esigenze sociali e di tutela dell'ambiente debbono costituire anche nel settore della cultura le basi della cooperazione tra la Comunità e i paesi dell'Europa centro-orientale,

D. consapevole del fatto che alla cultura, come elemento di integrazione, spetta un ruolo non irrilevante nel processo di democratizzazione della vita sociale e politica,

E. consapevole del fatto che l'Europa intera sta riscoprendo un patrimonio culturale comune che ha radici a oriente come a occidente,

F. riconoscendo che l'Europa occidentale e quella orientale si possono arricchire culturalmente a vicenda,

G. considerando auspicabile un certo coordinamento tra le misure di sostegno bilaterali e multilaterali,

H. consapevole che le relazioni culturali tra la Comunità e i paesi dell'Europa centro-orientale consisteranno dapprima principalmente in uno scambio di persone e informazioni,

1. si compiace del fatto che nei negoziati di associazione avviati con i paesi dell'Europa centro-orientale sia stata inserita anche la dimensione culturale;

Informazione

2. ritiene che i progetti, elaborati su sua iniziativa, per l'istituzione di una Fondazione europea per gli studi sull'Europa centrale debbano essere ripresi e ulteriormente sviluppati con la collaborazione attiva della Commissione adeguandoli alle radicali trasformazioni in atto nell'Europa centro-orientale; ritiene inoltre che tale istituto di ricerca dovrebbe assolvere in particolare i compiti seguenti:

- creazione di una banca dati sui risultati della ricerca e sui progetti di ricerca in Europa e altrove;

- coordinamento della ricerca nell'Europa centro-orientale, inclusa l'Unione Sovietica;

- ricerca nei settori deficitari;

- elaborazione di studi per il Consiglio, la Commissione e il Parlamento europeo;

3. caldeggia l'istituzione di un centro di coordinamento e di ricerca che non sia circoscritto ai soli paesi associati con la CE ma che comprenda anche i paesi rappresentati in seno al Consiglio d'Europa e alla CSCE, che contribuisca allo sviluppo di reti nel settore culturale e svolga inoltre i seguenti compiti:

- sviluppo di una banca dati nella quale vengano registrate le attività culturali in corso e in fase di progettazione relative all'intero continente europeo,

- aiuto alle iniziative autonome per l'organizzazione di manifestazioni culturali (teatro, danza, musica e arti figurative),

- attività di intermediazione volta a offrire la possibilità di esibirsi, in particolare agli artisti indipendenti;

4. constata che nei paesi dell'Europa centro-orientale esiste una forte carenza di informazioni sulla Comunità (cfr. Eurobarometro del febbraio 1991) e propone pertanto di

- creare una sezione "Europa" presso gli istituti culturali dei paesi dell'Europa occidentale operanti in Europa centro-orientale prevedendo un ufficio informazioni, una biblioteca e conferenze sulla CE nonchè l'insegnamento delle lingue comunitarie,

- creare "case d'Europa", nel quadro della FIME, anche nei paesi dell'Europa centro-orientale;

5. sollecita lo sviluppo del succitato centro di coordinamento e di ricerca in un centro di informazione interattivo per corsi di studio, programmi didattici ed eventuali borse di studio;

Lingue/traduzione

6. si compiace dell'inserimento degli studi linguistici nel programma TEMPUS e auspica che tale programma venga esteso anche alla cooperazione universitaria a livello di facoltà di filologia nonchè di accademie di belle arti e conservatori;

7. insiste tuttavia anche sulla messa a punto di un programma mirato per interpreti e traduttori volto a colmare le lacune esistenti sia per quanto riguarda la conoscenza delle lingue e della letteratura dei paesi dell'Europa occidentale a Est che per quanto riguarda la conoscenza delle lingue e della letteratura dei paesi dell'Europa orientale a Ovest;

Istruzione

8. chiede che la questione della sede della Fondazione dell'Europa orientale per la formazione professionale sia risolta senza indugio affinchè tale istituzione possa finalmente divenire operativa;

9. accoglie favorevolmente la proposta della Commissione volta a far sì che le misure relative alla formazione professionale e all'insegnamento superiore si concilino con l'attività della Fondazione europea per la formazione e con il programma TEMPUS al fine di un'interazione con i programmi già esistenti;

10. ritiene che si debbano promuovere specificatamente gli scambi e l'aggiornamento professionale di quanti contribuiscono alla diffusione della cultura (giornalisti, direttori di istituti di perfezionamento professionale, amministratori del patrimonio culturale, rappresentanti di associazioni culturali);

11. propone pertanto di offrire, attraverso le università a distanza, possibilità di formazione per le professioni legate al mondo della cultura (per esempio, gestione e finanziamento delle attività culturali, tutela dei monumenti), prevedendo che il materiale di studio (video) sia tradotto nelle lingue dei paesi dell'Europa orientale;

Settore audiovisivo

12. rileva che sono soprattutto la radio e la televisione a disporre del maggiore effetto moltiplicatore e pertanto a poter contribuire in particolar modo alla diffusione di informazioni e cultura;

13. auspica l'attuazione di un sistematico scambio di programmi televisivi, possibilmente tramessi in lingua originale con sottotitoli per conservare il collegamento con la lingua di partenza;

14. si compiace del fatto che il programma MEDIA sia rivolto anche ai paesi dell'Europa centro-orientale;

15. sottolinea l'importanza del progetto Euronews e la sua possibile libera attuazione nei confronti dei paesi dell'Europa centro-orientale;

Arti figurative

16. si compiace della cooperazione in materia doganale prevista dagli accordi di associazione e insiste affinchè si agevoli anche l'interscambio a termine di beni culturali per l'organizzazione di mostre;

17. sollecita i paesi dell'Europa centro-orientale a catalogare il loro patrimonio archeologico e artistico al fine di prevenire l'esportazione illegale di tali beni;

18. auspica la creazione di condizioni quadro, con il sostegno di associazioni culturali e organizzatori di esposizioni occidentali, per lo sviluppo nell'Europa centro-orientale di un mercato dell'arte e la promozione di reciproche possibilità di esposizione;

19. suggerisce di organizzare esposizioni tematiche itineranti che, oltre a porre l'accento sul comune passato culturale, documentino anche gli sviluppi degli ultimi quarantacinque anni;

Editoria

20. si compiace del fatto che le norme giuridiche dei paesi da associare dovranno progressivamente venir ravvicinate a quelle della Comunità in modo che anche l'editoria e gli autori siano tutelati mediante l'armonizzazione a livello comunitario del diritto d'autore;

Biblioteche

21. ritiene che occorra incentivare e migliorare lo scambio di libri fra biblioteche di tutti i paesi dell'Europa, onde rendere possibile dappertutto, senza risultare eccessivamente oneroso per l'utente, lo studio delle lingue, della cultura e delle forme di convivenza socio-politica;

Patrimonio artistico e culturale

22. sottolinea la grande importanza della salvaguardia del patrimonio architettonico dell'Europa centrale e orientale ai fini dell'identità culturale dell'Europa intera;

23. chiede che accanto all'aiuto finanziario per l'attuazione di un'esemplare tutela dei monumenti si promuovano in particolare gli scambi e la formazione professionale per quanto riguarda le tecniche di restauro e conservazione;

24. sollecita la creazione di laboratori storici interculturali, sia a livello universitario che a livello di privati, per favorire la crescita di una comune coscienza storica;

25. propone che si consenta l'accesso agli archivi e ai musei dell'Europa centro-orientale e si contribuisca alla loro apertura e conservazione consentendo in tal modo una ricerca storica comune;

Gemellaggi di città

26. invita la Commissione a incentivare in misura maggiore rispetto a quanto fatto finora i gemellaggi tra città e regioni dell'Europa occidentale e orientale, in quanto essi offrono il contesto adeguato per lo sviluppo di relazioni culturali e umane;

27. chiede che si preveda un'adeguata dotazione di bilancio per le iniziative culturali condotte dalla CE con i paesi dell'Europa centro-orientale;

28. chiede che in sede di revisione dei Trattati di Roma in vista dell'Unione politica si pongano i necessari presupposti giuridici per l'azione della Comunità in ambito culturale, mediante l'aggiunta ai trattati rivisti di un paragrafo sulla cultura;

29. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, nonchè ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, della Polonia, della Repubblica federativa ceca e slovacca, dell'Ungheria, della Bulgaria, della Romania, della Jugoslavia, dell'Albania e dell'Unione Sovietica.

 
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