Il Parlamento europeo,
- rammentando le sue precedenti risoluzioni sullo status e sul trattamento dei profughi a seguito del conflitto del Golfo,
- ricordando i termini del cessate il fuoco,
- ricordando gli sforzi internazionali volti a garantire la libertà e la sicurezza della popolazione curda nel Nord dell'Iraq e rammentando altresì la politica delle zone di protezione e la generosità degli aiuti occidentali,
1. deplora la situazione degli sfollati, calcolati a centinaia di migliaia, che vivono tuttora in rifugi di emergenza nell'Iran meridionale, delle svariate migliaia di profughi nell'Iraq meridionale e del mezzo milione di palestinesi che si trovano adesso in Giordania;
2. chiede che cessino le operazioni continuamente effettuate da elicotteri militari del regime iracheno, i ripetuti attacchi sferrati dalle forze terrestri contro profughi nell'Iraq meridionale e la distruzione dei luoghi santi sciiti;
3. prende atto con orrore delle raccapriccianti notizie di atrocità, quali torture, mutilazioni ed esecuzioni in massa, sistematicamente perpetrate sui profughi da parte dei militari iracheni e dell'incarcerazione di capi religiosi come l'Ayatollah Al Khoei;
4. chiede un aumento degli aiuti occidentali alle popolazioni colpite in Iraq, Iran e Giordania;
5. chiede all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di aprire urgentemente un dibattito su questo problema;
6. incarica il suo Presidente di trasmettere le presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi della Giordania, dell'Iran e dell'Iraq e al Segretario generale delle Nazioni Unite.