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Parlamento Europeo - 12 settembre 1991
L'ambiente urbano

Il Parlamento europeo,

- vista la proposta di risoluzione degli onn. Collins e altri sull'ambiente urbano (B3- 1573/90),

- visti il Libro verde della Commissione sull'ambiente urbano (COM(90) 218) e la risoluzione del Consiglio in materia G.U. n. C 33 dell'8.2.1991, pag. 4.,

- vista la Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo "Europa 2000: Prospettive per lo Sviluppo del territorio comunitario" (COM(90) 544),

- vista la relazione della commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori (A3- 224/91),

A. considerando che il 16 dicembre 1988 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione innovativa sull'ambiente urbano G.U. n. C 12 del 16.1.1989, pag. 370.,

B. considerando che il Libro verde della Commissione costituisce una gradita risposta della Commissione a questa iniziativa parlamentare,

C. consapevole della crescente preoccupazione espressa in tutta l'Europa sulla qualità dell'ambiente urbano,

D. considerando che l'inquinamento atmosferico, provocato principalmente dai veicoli a motore, ha nel frattempo assunto nelle città comunitarie proporzioni insopportabili e che in molte città il traffico provoca circa il 90% delle emissioni di ossido di carbonio,

E. considerando che analisi effettuate in diverse grandi città europee hanno mostrato l'esistenza di alte concentrazioni di piombo e di benzolo nel sangue degli abitanti, soprattutto dei bambini,

1. accoglie con soddisfazione il Libro verde della Commissione sull'ambiente urbano e auspica che si traduca presto in un programma quadro per la gestione dell'ambiente urbano;

2. è consapevole della necessità di far regredire il deterioramento della qualità della vita nelle zone urbane e di promuovere una nuova gestione che preveda azioni anche di carattere preventivo nell'intento di ridurre la crisi globale dell'ambiente;

3. ritiene necessario che la Comunità operi in stretto contatto con le autorità locali, regionali e nazionali degli Stati membri per realizzare tale obiettivo;

4. ritiene inoltre che la Commissione dovrebbe sviluppare orientamenti, in collaborazione con le suddette autorità, per riuscire a far inserire criteri di protezione dell'ambiente nella progettazione urbana e a sviluppare una strategia di pianificazione per il turismo urbano e ritiene che la pianificazione urbana debba tenere conto delle strutture sociali, della vita culturale e del contesto storico dei quartieri;

5. ritiene che le politiche urbane debbano essere parte integrante delle politiche regionali;

6. invita la Commissione a presentare una proposta che, tenendo presente il grado di compatibilità sotto il profilo ambientale e sociale, contempli condizioni di minima applicabili allo sviluppo urbano e all'urbanistica, per preservare un ambiente tollerabile per la salute umana nelle città e negli agglomerati urbani;

7. chiede che la Commissione sviluppi una strategia di pianificazione per il turismo urbano, come raccomandato nel libro verde, e individui alcuni criteri, diversi dalla capacità economica, per limitare il turismo di massa in alcune aree urbane europee, che già subiscono il degrado sociale e ambientale per questo motivo;

8. considera il ruolo della Comunità in parte come un catalizzatore, coordinatore e propagatore di informazione in merito alle "prassi ottimali" o ai modelli innovativi per migliorare la qualità della vita nelle zone urbane, nonché come un erogatore di fondi per progetti pilota, per la divulgazione dei risultati e per l'applicazione e la propagazione dei progetti pilota che hanno avuto successo;

9. è convinto che occorre prendere senza indugio drastiche misure per ridurre l'inquinamento atmosferico provocato dagli autoveicoli e ridurre il loro impiego, il che dovrebbe costituire la base degli sforzi per migliorare la qualità della vita urbana; ritiene che il ricorso a strumenti fiscali possa in parte contribuire a scoraggiare una maggiore utilizzazione di autoveicoli e autocarri nelle zone urbane e invita la Commissione a mettere a punto norme ancora più rigide sulle emissioni degli autoveicoli, più vicine ai requisiti imposti dalla legislazione statunitense; chiede un assetto urbanistico tale da rendere nuovamente vivibili le città;

10. chiede alla Commissione di

- presentare una relazione sull'ambiente, che illustri le ripercussioni ecologiche derivanti dall'aumento del traffico di autoveicoli e spieghi grazie a quali misure sia possibile allontanare la minaccia di un collasso della circolazione e dell'ambiente nonché limitare durevolmente e drasticamente l'inquinamento atmosferico;

- prendere misure per liberare quanto più possibile i centri delle città dal traffico;

- prendere misure atte a riportare a dimensioni accettabili l'utilizzazione di veicoli commerciali nelle città;

- elaborare proposte per bilanciare gli effetti negativi del mercato interno elencati nel "Task Force Report";

11. invita la Commissione a indurre gli Stati membri a promuovere trasporti pubblici efficienti e alla portata della gente, privilegiando i mezzi meno inquinanti, e a rendere disponibili fondi provenienti o dalle risorse proprie o da prestiti della Banca europea per gli investimenti, destinati a programmi innovativi di trasporto pubblico, per esempio sistemi di trasporto leggero su rotaia, per decongestionare il traffico urbano, vegliando scrupolosamente che questi finanziamenti non vadano contro la protezione del patrimonio urbano e non conducano alla destrutturazione della vita sociale;

12. invita la Commissione a promuovere la più ampia adozione possibile di una Carta del ciclista e del pedone e a far adottare le risoluzioni del Parlamento a questo proposito;

13. chiede che venga applicato in modo rigoroso il principio "chi inquina paga";

14. è consapevole del fatto che l'investimento in progetti di miglioramento ambientale e di sviluppo sostenibile può portare a ulteriori investimenti e alla creazione di posti di lavoro e può rendere le città più attraenti sotto il profilo economico nonché luoghi maggiormente "vivibili"; chiede quindi che si presti maggiore attenzione alla promozione di politiche economiche sostenibili, come richiesto nella relazione Bruntland;

15. vuole incoraggiare la partecipazione della popolazione a ogni livello del processo decisionale riguardante il loro ambiente urbano e la qualità della vita e chiede che vengano rese disponibili ai cittadini tutte le informazioni riguardanti lo stato dell'ambiente urbano;

16. chiede che si faccia un uso più rigoroso della valutazione di impatto ambientale per tutti i progetti nel quadro dei Fondi strutturali; invita la Commissione a garantire che essi non vengano impiegati per la costruzione di strade senza un'accurata valutazione di tutti i fattori ambientali e sociali e auspica che la Commissione si doti di mezzi di controllo adeguati;

17. chiede che i Fondi strutturali vengano incrementati per consentire di usare finanziamenti aggiuntivi da destinarsi a progetti ambientali in tutte le regioni (in particolare per il risanamento urbano, la decontaminazione dei suoli e misure di rilancio economico) e che i criteri di assegnazione degli stanziamenti del Fondo sociale vengano estesi a progetti per l'ambiente e la creazione di posti di lavoro;

18. chiede alla Commissione di aumentare i fondi disponibili per progetti ambientali ai fini di scambi di informazione, di ricerca e di modelli pilota per migliorare l'ambiente urbano, oltre ad ampliare lo strumento ambientale LIFE;

19. chiede alla Commissione di aumentare i fondi comunitari destinati alla conservazione di edifici di valore storico e di includervi progetti per aree più vaste;

20. chiede alla Commissione di adottare il Programma dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla salubrità urbana e di mettere a punto procedure di controllo e di valutazione sui danni alla salute provocati da un ambiente urbano scadente;

21. invita la Commissione a fissare il livello di accettabilità per tutte le misure, proposte, definizioni di valori di base e riduzioni di inquinamento, prendendo come riferimento cittadine e cittadini che per ragioni di età o di salute sono comunque particolarmente a rischio (anziani, malati, handicappati, persone affette da malattie circolatorie, ragazzi e bambini);

22. invita la Commissione a tenere particolarmente presente la situazione dei bambini e il loro diritto alla salute, a un ambiente salubre e adatto alle loro esigenze, ad abitazioni idonee, a parchi giochi, a scuole e tragitti idonei verso la scuola, ad aria sana, ad acqua pulita, a cibi atossici, ossia a far passare e attuare i "diritti ecologici dei bambini";

23. manifesta la sua profonda preoccupazione per il progressivo deterioramento dell'ambiente urbano, che contribuisce a peggiorare le problematiche psicologiche e sociali degli abitanti delle città, come la delinquenza, l'aggressività, l'incomunicabilità e la tossicodipendenza;

24. chiede alla Commissione di fare dell'ambiente urbano uno dei maggiori punti di forza del suo quinto Programma d'azione ambientale;

25. invita la Commissione a presentare finalmente una proposta volta a migliorare la qualità dell'aria nei centri urbani, conformemente alla risoluzione del Parlamento del 12 ottobre 1988 G.U. n. C 290 del 14.11.1988, pag. 49.

26. chiede alla Commissione di garantire un più stretto controllo dell'inquinamento atmosferico - in particolare precisando i metodi, il numero e i luoghi di installazione delle stazioni di misurazione dell'inquinamento in ambiente urbano, onde compararne il livello e l'evoluzione nelle città europee - nonché degli scarichi di rifiuti tossici da parte dell'industria;

27. chiede alla Commissione di presentare proposte di legislazione per ridurre l'inquinamento da rumore e per individuarne i livelli massimi ammissibili;

28. chiede alla Commissione di presentare con urgenza un progetto di direttiva quadro sull'imballaggio;

29. invita la Commissione a presentare misure per il recupero dei calcinacci e dei materiali di demolizione, soprattutto nei confronti delle imprese di demolizione, le quali dovranno presentare proposte di riciclaggio all'atto della domanda di apertura di un cantiere;

30. chiede alla Commissione di applicare la strategia comunitaria sulla gestione dei rifiuti;

31. chiede alla Commissione di sviluppare un sistema di dati, comparabile a livello dell'intera Comunità, sulla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo;

32. chiede alla Commissione di darsi obiettivi per la riduzione dell'inquinamento urbano, per la qualità dell'aria dell'ambiente e per il riciclaggio e il reimpiego di rifiuti;

33. deplora la mancanza di volontà politica del Consiglio nella scelta di una sede per l'Agenzia europea dell'ambiente e invita il Consiglio a decidere urgentemente su detta sede in modo che l'Agenzia possa incominciare i suoi lavori;

34. chiede alla Commissione di avviare uno studio sui fiumi che bagnano le principali città europee onde elaborare criteri comuni per rivitalizzarli e restituire loro la funzione di utilità sociale che è propria di un fiume;

35. chiede alla Commissione di migliorare il coordinamento tra i suoi vari servizi e la collaborazione su tutte le questioni riguardanti l'ambiente urbano;

36. chiede al Consiglio di adottare la direttiva sull'efficienza energetica negli edifici;

37. chiede al Consiglio di aumentare gli strumenti finanziari necessari per porre in esecuzione le richieste summenzionate;

38. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio.

 
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