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Parlamento Europeo - 10 ottobre 1991
Situazione a Haiti

Il Parlamento europeo,

costernato dal colpo di stato militare a Haiti, che ha causato numerose morti e ha costretto a fuggire in esilio il primo presidente democraticamente eletto,

considerando che solo il presidente Aristide, eletto con il 67% dei voti, è depositario della legittimità democratica e istituzionale a Haiti,

considerando che gli autori del colpo di stato fanno regnare il terrore ovunque a Haiti e reprimono tutti i partigiani del presidente Aristide,

ricordando che quest'ultimo ha costantemente sostenuto la marcia del popolo di Haiti verso la democratizzazione e ha appoggiato la creazione di un vero e proprio Stato di diritto democratico,

considerando la farsa della destituzione del presidente Aristide e della sua sostituzione con il signor Nerette,

constatando che l'instabilità politica cronica di cui soffre Haiti dalla caduta del dittatore Duvalier e le violazioni continue dei diritti dell'uomo sono il frutto di un esercito onnipotente che ha mantenuto i suoi privilegi e che oggi rifiuta il ritorno al potere del presidente Aristide,

sottolineando le prese di posizione di molteplici organizzazioni internazionali, in particolare dell'OSA, a favore del ritorno di Haiti in un contesto di legittimità costituzionale,

considerando l'adesione di Haiti alla Convenzione di Lomé IV e ricordando la necessità di mostrare solidarietà alla popolazione di uno Stato membro della Convenzione di Lomé tra i più poveri e diseredati del mondo,

condanna con fermezza il colpo di forza dei militari di Haiti e chiede il ripristino della legalità in tale paese oltre che la reintegrazione del presidente Aristide e delle autorità legittime nell'esercizio delle loro funzioni;

si rifiuta di riconoscere il presidente provvisorio imposto dai golpisti e condanna le manovre di intimidazione di membri del parlamento da parte dei militari;

esprime la sua solidarietà al presidente Aristide e alla popolazione di Haiti nella sua lotta per la democrazia e il ripristino dello stato di diritto nonché la sua profonda preoccupazione per la sorte dei membri del governo Préval;

invita la Comunità e i suoi Stati membri a sostenere le iniziative intraprese per restaurare la democrazia da parte dell'ONU o dell'Organizzazione degli Stati americani;

invita la Commissione e il Consiglio ad agire rapidamente affinché gli autori del colpo di Stato, e occupanti illegittimi del potere, comprendano chiaramente e concretamente la riprovazione di cui sono oggetto da parte della Comunità e chiede la sospensione dei programmi stabiliti da Lomé IV fintantoché non sarà ristabilita la legalità;

sollecita un aiuto sanitario d'urgenza per i feriti, in quanto gli ospedali di Haiti non sono in grado di far fronte alle necessità di cura delle vittime, e insiste affinché qualsiasi aiuto comunitario a Haiti, fino a che non vengano nuovamente insediate le autorità democratiche in tale paese, sia limitato all'assistenza umanitaria e sotto lo stretto controllo di Stati membri o di organizzazioni non governative internazionali;

chiede agli Stati membri e alla Commissione di elaborare, in vista del ripristino del sistema democratico a Haiti e previa garanzia del rispetto dei diritti dell'uomo, un programma di cooperazione adeguato alle esigenze economiche e sociali della società haitiana;

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, alla Cooperazione politica europea, al presidente Aristide, al Segretario generale dell'ONU, al Segretario generale dell'OSA, ai copresidenti dell'Assemblea paritetica ACP-CE e al Brigadiere generale Raoul Cedras.

 
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