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Parlamento Europeo - 10 ottobre 1991
Pace nel Salvador

Il Parlamento europeo,

considerando l'accordo firmato il 27 settembre 1991 a New York dal governo salvadoregno e dal Fronte Farabundo Martin di liberazione nazionale (FMLN) sotto l'egida del Segretario generale dell'ONU, nonché la riunione prevista per il 15 ottobre 1991 in vista della conclusione di un accordo di pace definitivo,

apprezzando l'enfasi posta nelle clausole dell'accordo di pace sulla protezione dei diritti dell'uomo, il cui grave abuso è una caratteristica destabilizzante di varie regioni dell'America centrale;

considerando che undici anni di guerra nel Salvador hanno causato enormi distruzioni, pregiudicato il suo sviluppo e provocato circa 75.000 morti e l'esodo di 1 milione di persone,

considerando che un'autentica pace può essere garantita soltanto se allo stesso tempo vengono avviate riforme sociali e democratiche,

considerando la necessità di disporre di risorse economiche per il reinserimento nella vita civile dei membri del FMNL e dei militari che lasceranno l'esercito sulla base dell'accordo di riduzione delle forze armate,

riconoscendo l'importanza, quale risultato di tali negoziati, della creazione di un nuovo corpo di polizia nazionale civile al cui comando verranno posti dei civili,

sottolineando la necessità e l'importanza di assicurare un quadro istituzionale democratico imprescindibile per dar forza di legge a ogni accordo o patto politico concluso nel corso della negoziazione, nonché per consentire di procedere alla loro effettiva promulgazione,

riconoscendo che molti dettagli devono ancora essere risolti e che ciò richiederà cooperazione tra i belligeranti,

preoccupato per il verdetto del processo ai militari incolpati dell'omicidio di sei gesuiti e di due donne, nel novembre 1989, all'Università dell'America centrale di San Salvador, che ha assolto sette dei nove militari implicati in tale omicidio,

si congratula con il popolo salvadoregno, con il suo governo e con il FMNL, nonché con il Segretario generale dell'ONU per i suoi sforzi di mediazione, per gli accordi conclusi il 27 settembre 1991;

esorta le parti a rispettare scrupolosamente i compromessi raggiunti, a firmare quanto prima un accordo di pace globale e definitivo e a giungere a un cessate il fuoco controllato dalle Nazioni Unite, aprendo così una nuova era di pace, di democrazia e di progresso sociale per il popolo salvadoregno;

esorta il governo del Salvador a intensificare gli sforzi affinché il potere civile prevalga e l'esercito possa essergli sottoposto;

chiede alla Commissione e al Consiglio di porre a disposizione del Salvador le risorse e gli strumenti necessari affinché i membri dell'esercito e della guerriglia possano reinserirsi nella vita civile secondo quanto stabilito in sede di Nazioni Unite, al fine di giungere a una pace definitiva;

chiede al Consiglio e alla Commissione, nonché agli Stati membri di fornire, non appena il processo di pace lo consentirà, un aiuto sostanzioso ed efficace per la ricostruzione e lo sviluppo economico e sociale del Salvador;

chiede al governo degli Stati Uniti d'incanalare, d'ora in poi, verso la ricostruzione del paese quell'aiuto militare che già da dieci anni fornisce all'esercito del Salvador;

incarica il suo Presidente di trasmettere le presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi degli Stati membri, al governo del Salvador, al governo degli Stati Uniti di America, al Segretario generale dell'ONU, al FMLN, all'Assemblea legislativa del Salvador e al Parlamento centroamericano.

 
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