Quinto anniversario del sequestro e dell'incarcerazione di Mordechai Vanunu
Il Parlamento europeo,
considerando le sue risoluzioni del 14 giugno 1990 G.U. n. C 175 del 16.7.1990, pag. 168. e del 22 novembre 1990 G.U. n. C 324 del 24.12.1990, pag. 211. sul sequestro e l'incarcerazione di Mordechai Vanunu, il 24 settembre 1986,
ricordando che egli è stato sequestrato a Roma da agenti israeliani ed è stato condannato a 18 anni di prigione in quanto avrebbe rivelato, tramite il "Sunday Times", l'entità dell'arsenale nucleare israeliano,
esprimendo allarme e preoccupazioni per il fatto che da 5 anni Vanunu è detenuto in isolamento in una cella di 3 metri per 2, e ritenendo che il modo in cui è stata condotta la sua recente audizione e i risultati della stessa, pubblicati il 25 luglio 1991, siano una farsa e una parodia di giustizia,
condanna la condotta delle autorità israeliane per quanto riguarda il sequestro di Vanunu, il modo in cui si è svolta la procedura giudiziaria e le condizioni in cui è detenuta la vittima;
deplora il fatto che il presidente e le altre autorità israeliane non abbiano adottato alcuna iniziativa a seguito delle risoluzioni approvate dal Parlamento su questo tema;
né la Commissione né il Consiglio abbiano apparentemente protestato a questo proposito presso le autorità israeliane, come aveva richiesto il Parlamento;
la commissione per le relazioni economiche esterne del Parlamento non abbia preso in esame le misure che potrebbero essere adottate per porre fine a questa violazione dei diritti dell'uomo, come aveva chiesto, un anno fa, il Parlamento;
e chiede a detti organi di rimediarvi urgentemente;
incarica la sua commissione politica di seguire da vicino il caso ed elaborare non appena possibile una relazione in merito, al fine di raccomandare al Parlamento le misure da adottare per far sì che si ponga fine a questa violazione dei diritti dell'uomo;
incarica il suo Presidente di trasmettere le presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, nonché al presidente e al primo ministro israeliani.