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Parlamento Europeo - 22 ottobre 1991
Politica spaziale europea

Il Parlamento europeo,

- viste le proposte di risoluzione presentate dagli onn.

a)Nielsen sulla politica spaziale (B3-0005/90),

b)Robles Piquer e altri su un Centro comunitario per lo studio dell'universo (B3-1081/90),

- viste le sue risoluzioni del 25 aprile 1979 sulla partecipazione della Comunità alla ricerca spaziale G.U. n. C 127 del 21.5.1979, pag. 42., del 18 settembre 1981 G.U. n. C 260 del 12.10.1981, pag. 102. e del 17 giugno 1987 G.U. n. C 190 del 20.7.1987, pag. 78. sulla politica spaziale europea,

- vista la comunicazione della Commissione "Verso sistemi e servizi su scala europea - Libro Verde su un approccio comune nel campo delle comunicazioni via satellite nella Comunità europea (COM(90) 490)",

- vista la relazione della commissione per l'energia, la ricerca e la tecnologia (A3-0265/91),

A. consapevole dell'importanza per l'Europa di disporre di una forte capacità nel settore spaziale e plaudendo al ruolo dell'Agenzia spaziale europea, nonché ai punti di forza rappresentati in vari Stati membri da alcuni grandi organismi pubblici di ricerca, studio e sviluppo nel settore spaziale,

B. consapevole della funzione di guida che svolgono gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica nel campo delle tecnologie spaziali,

C. risoluto a sfruttare il know-how delle industrie spaziali europee per il progresso sociale, economico, ecologico e politico all'interno della Comunità e a trarre vantaggio dal potenziale tecnologico degli Stati dell'Europa centrale e orientale,

D. risoluto a rafforzare la collaborazione con l'Europa centrale e orientale nel settore delle tecnologie spaziali,

E. desideroso di porre la competenza europea nel campo delle tecnologie spaziali a disposizione dei paesi in via di sviluppo, soprattutto dei paesi ACP, quale strumento ai fini di uno sviluppo sociale ed economico duraturo,

1. invita la Commissione a tener conto della dimensione economica e politica della Comunità nella definizione ed efficace attuazione di una politica spaziale comunitaria equilibrata ed esaustiva e in particolare nel garantire lo sfruttamento ottimale delle tecnologie spaziali a vantaggio dei cittadini dell'Europa e del mondo;

2. chiede alla Commissione e agli Stati membri di creare, nel quadro di detto coordinamento delle attività di ricerca europee, una rete per l'applicazione delle tecnologie spaziali;

3. invita la Commissione a sostenere lo sviluppo di un quadro economico, giuridico e commerciale nell'ambito dell'Accordo generale sulle tariffe e il commercio per garantire che l'industria spaziale europea e le industrie collegate, in particolare quelle che forniscono i servizi di lancio e di telecomunicazione, possano prosperare nella Comunità ed essere competitive sul mercato mondiale;

4. invita la Commissione a elaborare azioni globali e a presentare proposte sulla base di una serie di programmi pilota, come quelli già eseguiti o previsti dal Centro Comune di Ricerca, per garantire lo sviluppo e l'impiego ottimale delle applicazioni dell'osservazione terrestre riguardanti in particolare

a) l'uso operativo dei dati a sostegno delle politiche comunitarie in materia di agricoltura, ambiente, sviluppo regionale e aiuto ai paesi in via di sviluppo,

b) lo sviluppo di un'infrastruttura di terra di cui potranno avvalersi varie comunità di utenti, con particolare riferimento all'immagazzinamento, alla pre-elaborazione, convalida, archiviazione e distribuzione dei dati nonché di una coerente politica dei dati,

c) lo sviluppo di nuove applicazioni, la ricerca sulle tecniche di interpretazione dei dati e la promozione della standardizzazione in stretto coordinamento con le industrie della Comunità operanti sia nel ramo delle forniture che in quello dell'utenza,

d) la definizione, di concerto con gli utenti, dei requisiti e delle priorità per l'Europa in materia di dati;

5. esorta la Commissione, nel contesto della politica e delle azioni per l'ambiente, a garantire una forte partecipazione comunitaria ai programmi internazionali per lo studio e il controllo dell'ambiente a livello regionale e mondiale ("Global change") e di proporre azioni sulle questioni d'interesse europeo, in particolare l'inquinamento atmosferico, il Mediterraneo e il Mare del Nord, l'Europa orientale, la desertificazione e la deforestazione utilizzando il concetto di un Occhio verde comunitario nel cielo;

invita pertanto la Commissione a sbloccare un'idonea dotazione finanziaria per la realizzazione del progetto "SPOT IV - VEGETATION", il cui obiettivo sarà il monitoraggio su scala mondiale delle risorse vegetali mediante tecniche spaziali e che permetterà alla Comunità di disporre dei dati informativi necessari agli obiettivi perseguiti (aiuto allo sviluppo, ambiente, ecc.);

6. invita la Commissione a condurre negli Stati membri uno studio sullo stato delle ricerca scientifica condotta a livello universitario in campo spaziale, verificando in qual misura imprese e università coordinino le loro attività, e a rivolgere raccomandazioni sulla base di tale studio;

7. invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri ad agire per accelerare o porre in atto nel settore spaziale una vasta collaborazione internazionale di carattere tecnico e scientifico, soprattutto con i paesi in via di sviluppo e quelli dell'Europa centrale e orientale, aprendo loro le porte dell'Agenzia spaziale europea;

8. invita la Commissione a stabilire insieme all'ASE la partecipazione dei paesi del Terzo Mondo tramite gli accordi comunitari di cooperazione commerciale e tecnologica e a sottoporre adeguate proposte in materia al Parlamento e al Consiglio;

9. invita la Commissione a stabilire immediatamente, con le competenti autorità spaziali dell'Unione Sovietica, protocolli d'intesa per la ricerca comune, al fine di evitare che vengano sperperati, come oggi accade, ingenti fondi per ricerche già effettuate ed efficacemente risolte in quel paese;

10. invita la Commissione a creare tutte le condizioni possibili affinché la ricerca spaziale venga unificata a livello mondiale usufruendo di tutte le conoscenze attuali, risparmiando innumerevoli fondi ed evitando inutili doppioni;

11. incarica la sua commissione competente di presentare, entro due anni, una relazione sull'attuazione della politica spaziale europea a livello comunitario e nazionale;

12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, all'Agenzia spaziale europea e agli Stati che sono membri della Convenzione ASE ma non membri della Comunità.

 
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