Il Parlamento europeo,
- vista la proposta di risoluzione presentata dall'on. Moorhouse e
altri sulla rappresentanza della Comunità negli Stati membri e in
paesi terzi (B3-1304/90),
- visti la relazione della commissione per le relazioni economiche
esterne e il parere della commissione per lo sviluppo e la
cooperazione (A3-0090/92),
A. considerando che la Comunità è rappresentata da delegazioni
della Commissione in 106 paesi terzi
(44 delegazioni che fanno capo alla DG I)
(63 delegazioni che fanno capo alla DG VIII)
(4 uffici stampa e informazione che fanno capo alla DG X),
B. considerando che il numero delle delegazioni è cresciuto in
modo esponenziale da quando nel 1964 fu creata presso le
organizzazioni internazionali di Ginevra la prima delegazione
in un paese terzo,
C. considerando che nel 1982 è stato istituito un segretariato
generale "Ispezione" con il compito di esaminare tutti gli
aspetti del lavoro delle delegazioni e formulare quindi
raccomandazioni,
D. considerando che le delegazioni cooperano con le missioni
degli Stati membri nei paesi terzi in vari settori,
E. considerando che l'esperienza e le conoscenze della
situazione locale acquisiti dalle delegazioni sono
chiaramente una risorsa che il Parlamento europeo farebbe
bene a utilizzare,
F. considerando che le delegazioni permanenti del Parlamento
presso paesi terzi si recano regolarmente in visita in tali
paesi,
G. considerando che, oltre alle delegazioni della Comunità, nei
paesi in via di sviluppo sono impiegati esperti comunitari
incaricati di eseguire progetti finanziati dalla Comunità e
considerando necessario ai fini di una valida politica di
sviluppo che questo potenziale di competenze possa continuare
a operare anche a più lungo termine per garantire la qualità
e il buon esito dei progetti,
1. ritiene che i propri deputati dovrebbero, prima di visitare
un paese terzo o allorché redigono una relazione su tale
paese, prendere contatto con la Commissione sia per avere
informazioni dai servizi competenti di Bruxelles sia, nel
caso di una visita, per poter ottenere ulteriori informazioni
dalla delegazione al momento dell'arrivo;
2. ritiene che l'ispettorato debba avere la possibilità di
riferire a titolo ufficioso sulle sue attività alle
commissioni responsabili, vale a dire la commissione per le
relazioni economiche esterne, la commissione per lo sviluppo
o la commissione per gli affari esteri;
3. ritiene che la costituzione di nuove delegazioni dovrebbe
essere oggetto di una consultazione del Parlamento, affinché
esso possa pronunciarsi sull'opportunità della decisione;
4. chiede alle proprie delegazioni parlamentari di ricercare un
collegamento più stretto, ma non troppo ufficiale, con le
delegazioni della Commissione nei rispettivi paesi, ai fini
di una comprensione reciproca;
5. incoraggia i relatori a considerare prassi normale la
richiesta di informazioni e orientamenti ottenibili dalle
delegazioni al momento della preparazione dei lavori sulle
relazioni tra la Comunità e i paesi terzi;
6. raccomanda che a persone giovani, professionalmente
qualificate, sia offerta l'opportunità di fare esperienza per
diversi anni come aiuto-esperti in progetti comunitari in
paesi in via di sviluppo, così come avviene nel quadro della
politica bilaterale di sviluppo di taluni Stati membri e
presso altre organizzazioni internazionali, come l'OMS, l'OIL
e la FAO;
7. raccomanda che, laddove opportuno, le delegazioni della
Comunità nominino un funzionario responsabile per le
relazioni con il rispettivo parlamento nazionale;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente
risoluzione al Consiglio e alla Commissione.